Dopo che i casi di tubercolosi occorsi all’Ospedale San Paolo di
Napoli erano stati esposti all’Ue dall’europarlamentare e
portavoce del M5S Piernicola Pedicini, la Commissione Europea
chiarisce che l’attenzione sul tema resta alta. La sorveglianza
della tubercolosi – ha spiegato la Commissione – costituisce un
obbligo giuridico nel quadro stabilito dalla decisione n. 1082/2013 sulle minacce
per la salute a carattere transfrontaliero.
In più ricorda la collaborazione con il Centro europeo per la prevenzione e il
controllo delle malattie (ECDC) tesa a rafforzare la
sorveglianza, la sensibilizzazione, la preparazione e la
risposta alla TBC.
Sulle statistiche relative ai contagi, richieste da Pedicini,
l’Ue ha fatto sapere che tutti i dati sulle infezioni da TBC
correlate all’assistenza sanitaria sono comunicati a livello
regionale e nazionale.
Le statistiche più recenti sono
presentate nel profilo del paese pertinente, che riassume i
principali indicatori di prevenzione e di controllo della TBC. I
dati a livello europeo segnalati all’ECDC sono invece indicati
nella relazione sulla sorveglianza.
Sull’intervento invocato da Pedicini affinché l’Ue verificasse
che le autorità locali competenti stiano mettendo in atto tutte
le misure necessarie per far fronte al potenziale pericolo di
contagio, la Commissione ha chiarito che esistono delle
indicazioni normative alle quali gli stati devono attenersi. In
particolare, ha ricordato che nel 2008 l’ECDC ha sviluppato un
piano d’azione quadro per la lotta contro la tubercolosi
nell’Unione europea e un quadro di monitoraggio per dare seguito
al piano d’azione. L’ECDC nel 2018 ha inoltre disposto una
triplice azione: l’emanazione di indicazioni sulla gestione dei
contatti dei pazienti affetti da TBC a farmacoresistenza
multipla; l’emanazione di standard per la cura della tubercolosi
e la predisposizione di orientamenti sulla gestione di infezioni
latenti da TBC.
Si tratta di documenti che orientano le attività di prevenzione
e di controllo della tubercolosi nell’UE e nello spazio
economico europeo.
Sollecitata dal portavoce M5S, la Commissione ha chiarito
inoltre di aver pubblicato un documento di lavoro dei servizi
della Commissione sulla lotta contro l’HIV/AIDS, l’epatite
virale e la TBC che delinea le azioni dell’UE riguardo a queste
malattie. Inoltre il piano d’azione europeo “One Health” contro
la resistenza antimicrobica prevede azioni volte a combattere la
tubercolosi resistente ai farmaci. La Commissione ha fatto
sapere di sostenere azioni sulla TBC anche attraverso il
programma dell’UE per la salute, i programmi quadro dell’UE per
la ricerca, lo strumento di cooperazione allo sviluppo e lo
strumento europeo di vicinato e partenariato. Annualmente – ha
detto infine – eroga dei finanziamenti destinati al Fondo
globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria.
“Siamo convinti – commetnta Pedicini – che non si possa
sottovalutare il contagio da TBC, una malattia che per troppo
tempo è stata considerata debellata. Il M5S è a fianco dei
cittadini e degli ammalati e lotterà nelle sedi opportune per
tutelare la salute di tutti!”