Avellino, quell’ insano gesto non percepito: Luca si è spento oggi dopo giorni di agonia
Ancora a parlare di tragici eventi che colpisce ragazzi nella giovane età , presi dallo sconforto di questa società che ormai non ha nulla a che offrire di buono o da un disinteressamento verso la vita , per motivi che affliggono l’ indennità mentale di queste povere vite che vediamo
spezzare ogni giorno. Dopo giorni di agonia familiare e sociale, ad Avellino si è spenta un’ altra vita. Luca era un ragazzo perbene appartenente ad una famiglia semplice che forse in casa e gli amici non avevano capito la sua sofferenza interiore, lanciatori dal ponte della Ferriera ad Avellino il 23 dicembre scorso, lasciando un messaggio alla mamma proprio prima di compiere quell’ insano gesto. È stata proprio la madre ad allarmarsi ed ad adoperarsi sul posto dopo aver letto il messaggio, ma è stato troppo tardi. Il ragazzo trasportato in ospedale è stato subito. Intubato , avendo riportato molteplici fratture. Importanti sul corpo e dove si sperava in un miracolo durante la degenza dal coma.
A nulla sono servite le preghiere e l ‘ interesse di tutto il personale ospedaliero , che proprio oggi , circa un’ ora fa si è spento dopo circa 15 giorni dal coma. Ancora non si capisce questo gesto che ha portato Luca a compiere questo insano gesto che solo lui si è portato dentro. Tutti spesso ci chiediamo il perché di questi gesti estremi che oggi in questa società vede delle insofferenza soprattutto negli adolescenti , forse presi dalla vita troppo frenetica che siamo destinati a condurre per i fabbisogni necessari , perseverando spesso nel dialogo e nella trascuratezza di molti valori sociali. Bisogna chiedersi ed affrontare questa problematica in famiglia quanto nelle scuole e nel contesto in cui viviamo , cerchiamo di essere più uniti e di abbandonare il nostro “io “ egoistico e abbracciare Il prossimo , e prendere coscienza che ciò che accade possa interessare anche noi o a chi vicino. Bisogna sensibilizzare le Istituzioni e tutti
gli organi competenti , scuole, famiglie e contesti sociali e cercare di non proiettare i giovani a commettere tali gesti , cercando di stare uniti gli uni con gli altri e nella ricerca di riuscire a cogliere quel male oscuro che ci colpisce.