Missione Benin 2018/19, ancora speranza

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Missione Benin 2018/19, ancora speranza

Anche quest’ anno la missione umanitaria in Africa è partita  capitanata da Roberto Zaffiro   portando con sé altri missionari.
Padre Tarcisio, (Rettore del Santuario del “ Buonconsiglio) di Frigento, il parroco Don  Alberigo Grella di Sturno e il Parroco di Carife Don Cornelio.
Roberto Zaffiro insieme ad altri missionari , appena rientrato dalla missione avvenuta nel 2017,  istituì l’ “Associazione Regina della Pace e Caritdonazioni  per il proseguo della missione “ Benin” la quale ebbe inizio già nel 2012.
In questa missione 2017/18 sono stati raccolti fondi per un totale di circa 40.000,00 euro donati da benefattori e varie diocesi irpine .
Questa iniziativa , come già in precedenza sottolineata più volte , ebbe inizio quando un giovane uomo, Roberto Zaffiro, tramite una sua forte volontà di Fede, decise
d’incamminarsi in una iniziativa tutta sua,
fortemente voluta, di adoperarsi verso le persone meno fortunate , scegliendo il “ Benin”, Paese dell’ Africa allungato tra il Fiume Niger a nord e l’ insenatura di Benin a sud ove effettuare queste missioni.
L’ elevazione del territorio non varia significativamente nelle differenti aree del paese.
La maggior parte della popolazione vive nelle pianure costiere meridionali, dove sono anche localizzate le maggiori citta’ tra le quali Porto-novo  e Cotonou.
Il nord del Paese è costituito principalmente da altopiani semiaridi e ricoperti da savana.
Dal punto di vista idrografico nella zona costiera, a tratti paludosa, vi sono laghi e lagune che comunicano con l’Oceano.
Le alture centrali costituiscono lo spartiacque tra i fiumi che scorrono da nord verso sud e si gettano nell’Oceano.
I più importanti dei quali sono: Couffo, Zou, Ouemé (quest’ultimo è anche il fiume più importante del Paese), da quelli del nord, che sono affluenti di destra del fiume Niger, che in parte fa da confine con lo stato omonimo.
A causa del loro carattere irregolare, nessun fiume è navigabile.
Oltre a questi gruppi di benefattori Irpini, nella savana del Benin operano anche tantissimi altri volontari e benefattori pronti a portare oltre aiuti umanitari soprattutto aiuti spirituali, morali e materiali , atti a migliorare le condizioni salutari e culturali in questi villaggi disagiati, dove mancano i bisogni primari di sopravvivenza.
Quest’ anno, oltre la realizzazione dei due pozzi costruiti l’anno precedente, i missionari appena arrivati sul posto, hanno realizzato il secondo pozzo a Fìri Nord Benin nella Savana.
Il primo pozzo sempre a Firi Nord Benin fu realizzato nella missione precedente, dove in questi giorni ci sono stati festeggiamenti che hanno visto coinvolta gran parte della popolazione e sacerdoti del luogo.
Altra opera di primaria importanza  è stata la realizzazione di un pozzo nel villaggio Sinanimoin, parrocchia di Guinagourou , un’ altra città dell’Africa anch’essa non facilmente raggiungibile.
Si è proseguito con la donazioni di Farmaci, messi a disposizione per le cure dei bambini e altri distribuiti presso il centro maternità , ospedale a Dagbarau nord Benin nella Savana , quale costruzione edificata nella missione 2016/17.
Altra inaugurazione alquanto necessaria ma indispensabile è stato un centro Medicale, donato da una generosa Benefattrice di Avellino, in Abidjan nord Benin, per curare malattie infettive e apportare  primo soccorso alla popolazione nel centro della Savana.
L’inaugurazione del nuovo ambulatorio ad Abidjan, diventa un ambulatorio di primaria  importanza, necessario per la cura di quei bambini che sono costretti a lottare per la sopravvivenza a causa di malattie infettive.
Quest’ area altamente pericolosa, dove le malattie anche le più banali si contraggono con una certa facilità a causa di condizioni poco igieniche, dove non esistono cure preventive ed aiuti umanitari da parte di altre Nazioni e da parte delle cosiddette associazioni umanitarie di volontariato.
Un altro traguardo importante è stato il rifacimento e l’ inaugurazione della nuova Chiesa a Kpegon, atta ad accogliere i fedeli di quel posto.
Con la somministrazione dei farmaci ai bambini è avvenuta anche la distribuzione di materiale didattico indispensabile all’ insegnamento dove quest’ ultimo deve essere accessibile a tutti.
“Chi crede si affida completamente a Dio e per questo non teme di perdere nulla, avendo Lui come ricchezza” (Benedetto XVI).
Ed è proprio questo il motto che questi missionari e benefattori  portano a conoscenza del Mondo, continuando a dare speranza alle nuove generazioni del continente africano Oltre ai Paesi sottosviluppati e i più bisognosi.
Continuiamo a donare ……..perché donare è  Solidarietà ma soprattutto è Vita….Speranza e Fede.
Se vuoi salire fino al cielo devi scendere fino a chi soffre e dare la mano al povero.
Norma Bravoco