Avellino – Diciannove Sindaci sottoscrivono l’accordo per il controllo di vicinato con il Prefetto di Avellino, alla presenza del Sottosegretario di Stato all’Interno, Deputato Carlo Sibilia

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Avellino – Lunedì 10 dicembre 2018, nel Salone degli Specchi della Prefettura di Avellino, alla presenza del Sottosegretario all’Interno, Dep. Carlo Sibilia, è stato firmato il Protocollo d’Intesa sul “Controllo di vicinato” tra il Prefetto di Avellino e diciannove Comuni della Provincia. Il Protocollo è finalizzato ad attuare, nell’ambito del sistema di sicurezza integrata e partecipata, una proficua collaborazione tra le Forze di Polizia, le amministrazioni comunali ed i cittadini, mettendo a fattor comune la conoscenza del territorio e le reciproche informazioni, in una prospettiva di accrescimento della partecipazione civica alla gestione collaborativa della sicurezza, con funzione di deterrenza della criminalità comune, ed in particolar modo, dei reati predatori.

Il Prefetto di Avellino, Maria Tirone, nell’intervento introduttivo, riconfermando il constante impegno del Ministero dell’Interno, testimoniato dalla presenza del Sottosegretario di Stato, nel garantire sempre maggiore sicurezza alle comunità, ha illustrato la genesi del progetto, ed i primi esempi realizzati nel nord del Paese, per poi elencarne i principi fondanti: collaborazione tra cittadini e Forze di Polizia, analisi del territorio, ri-calibrazione della percezione d’insicurezza, spesso distonica rispetto al reale tasso di delittuosità. L’accordo prevede un preciso protocollo di iniziative ed interventi volti a velocizzare le comunicazioni e le segnalazioni, nonché ad incentivare e migliorare (attraverso la formazione) le prassi di osservazione del territorio, anche mediante l’uso degli strumenti digitali. I cittadini sono chiamati a collaborare, rafforzando la coesione sociale dei territori, in un perimetro di attività ben delineate e coordinate in loco dalla Polizia municipale e dalle forze di polizia ed a livello provinciale dalla Prefettura, al fine di scongiurare rischi per l’incolumità individuale. Il Questore di Avellino, Luigi Botte, ha illustrato come i cambiamenti sociali e tecnologici abbiano modificato anche i contesti di vita e di relazione, nonché quelli sociali, riferibili anche a variabili economiche, oltre che etniche e/o religiose. Il ‘bene’ sicurezza è prodotto dall’intera comunità e non è monopolio delle Forze di Polizia. Il Protocollo d’intesa fonde i concetti di sicurezza primaria e sicurezza integrata, evitando palingenetiche soluzioni individuali, oltremodo rischiose. Il territorio diventa, attraverso il Protocollo d’intesa, un campo operativo per tutti, non più visto solo come area da vigilare.
Il Comandante provinciale dei Carabinieri, Massimo Cagnazzo, ha sottolineato l’importanza operativa dell’accordo, perché la sicurezza partecipata garantisce forme di prevenzione, come pure di previsione dei delitti. Alle azioni individuali di tutela del patrimonio, grazie all’intesa con i Sindaci ed i Comandi di Polizia Municipale, i cittadini – mediante operatori formati allo scopo – affiancheranno le Forze di Polizia nell’osservazione del territorio, riducendo la percezione di isolamento nella gestione della sicurezza. L’intervento del Rappresentante della Guardia di Finanza, ha fatto leva sul senso civico dei cittadini da esplicarsi anche nel contrasto alle distorsioni fiscali. È noto come le sempre più ampie sacche di povertà incentivino i reati, sia predatori che tributari. Le Forze di Polizia ed i cittadini non sono categorie contrapposte, bensì agenti collaborativi per la sicurezza, che è bene comune. Il Commissario straordinario del Comune di Avellino Giuseppe Priolo, primo firmatario del Protocollo, ha sottolineato il valore della sinergia istituzionale, nonché il senso di squadra, che l’intesa sancisce e rende operativa ed ha fatto riferimento al ruolo che il protocollo assegna alla Polizia Municipale, che diventa importante snodo per veicolare corrette segnalazioni alle Forze dell’ordine.
In Italia, il controllo territoriale è efficace, tuttavia la sicurezza partecipata è un accrescimento per l’intera comunità urbana. Nell’intervento conclusivo, il Sottosegretario, Carlo Sibilia, nel plaudire alla solerzia della Prefettura per l’iniziativa odierna, ha ringraziato per la presenza gli Amministratori locali, si è dichiarato orgoglioso della sperimentazione in Campania del protocollo ed in particolare per l’avvio nella provincia di Avellino della prima applicazione. Il protocollo – ha affermato – abbatte gli isolamenti individuali e, restituendo ai cittadini una fetta di responsabilità, aiuta la ricostruzione della comunità. Il protocollo, con la sua rete capillare di scambio informativo e conoscitivo, tra Forze dell’ordine ed abitanti, diventa collante per la comunità. Il nuovo principio di sicurezza, ha concluso, è rappresentato da comunità, coesione e collaborazione.