Avellino – “Viene poi il popolo degli Irpini, anch’essi di ceppo sannita. Ricevettero questo nome dal lupo che fece da guida alla loro migrazione: i Sanniti chiamano hirpos il lupo. Confinano con i Lucanidell’entroterra”, sono le parole del geografo greco Strabone da cui ricaviamo l’etimologia del nome degli Irpini e che ci racconta, tra storia e leggenda, le origini di un popolo che ha nel suo DNA i geni del Lupo.
#HIRPUSINFABULA è una mostra d’arte pittorica a cura di Pellegrino Capobianco (in arte Crinos) che si terrà nel periodo natalizio, dal 21 al 31 dicembre 2018, presso il Complesso Monumentale Carcere Borbonico, con il patrocinio morale della, del Gruppo Grandi Carnivori del Club Alpino Italiano, del Comitato Scientifico Regionale campano del CAI, dell’Associazione WWF Sannio e dell’Oasi WWF “Montagna di Sopra”(Pannarano).
La mostra è il risultato di un lungo un progetto di ricerca, studio e rivisitazione di alcune delle immagini all’artista più care e rappresentative del patrimonio storico-artistico irpino: dallo Xoanon della Mefite alla tavola lignea della Madonna di San Guglielmo, dal San Nicola di Bari di Francesco Solimena a “La stanza da letto di una donna pompeiana”, dal “Re di Bronzo” (Ritratto di Carlo II d’Asburgo) di Cosimo Fanzago alle immagini dei briganti, concludendo con un omaggio, non meno importante, al mondo dello sport.
L’autore, infatti, propone una raccolta di circa 20 acquerelli che rielaborano altrettante opere locali. Nel pieno rispetto dello stile e del genere di ogni singolo soggetto artistico, le immagini si uniformano grazie ad alcune soluzioni tecniche ed estetiche, creando un racconto visivo che si svolge dall’età preromana ai giorni nostri. In ognuna di loro fa incursione l’immagine del lupo irpino con tutta la carica simbolica, culturale, antropologica e religiosa che da sempre lo connota.
Con lo scopo di approfondire la conoscenza della storia, dei miti e delle leggende locali, e rivalutare il territorio, mediante una discussione sul suo passato e le sue radici, il progetto ha anche l’intentodi sensibilizzare il pubblico nei confronti di una specie protetta che, a causa di paure e pregiudizi infondati, rischia ancora l’estinzione. Per questo motivo nell’iniziativa è stato coinvolto il WWF, che si batte da anni per i lupi italiani con campagne, progetti e denunce. Durante l’inaugurazionedella mostra, inoltre, sarà proiettato un breve filmato che spiega il motivo del ritorno del lupo sui nostri monti e sfata alcuni luoghi comuni sulla sua pericolosità. Per il pubblico sarà quindi possibile rivolgere alcune domande agli esperti presenti e vedere da vicino un esemplare di “lupo cecoslovacco”, una razza canina morfologicamente molto simile al lupo selvatico.
L’inaugurazione si terrà venerdì 21 dicembre 2018, alle ore 19:00, presso la sala espositiva del Carcere Borbonico. Saranno presenti ed interverranno: l’artista Pellegrino Capobianco, Luigi Iozzoli (referente dell’appenino meridionale del Gruppo Grandi Carnivori del CAI), Camillo Campolongo (presidente dell’Associazione WWF Sannio).
L’inaugurazione si concluderà con un momento di degustazione dolciaria destinato agli auguri natalizi.
Informazioni
Esposizione / dal 21 al 31 dicembre 2018
presso il Complesso Monumentale Carcere Borbonico, in P.zza De Marsico, Avellino
Orari
Mattina/ dal martedì al sabato 9:30 – 13:00
pomeriggio/ mercoledì e venerdì dalle 15:30 – 17:00