Mondragone – I militari della Stazione Carabinieri di Mondragone, a seguito di attività investigativa diretta da questa Procura della Repubblica, hanno eseguito ieri un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a carico di V.V. ci. 71, per i reati aggravati e continuati di maltrattamenti in famiglia e lesione personale.
La persona tratta in arresto è ritenuto responsabile di aver maltrattato la compagna convivente, donna di nazionalità polacca (ci. 73), invalida, costringendola ad un regime di vita insostenibile, avendola sottoposta reiteratamente ad atti di violenza fisica, morale e psicologica tali da cagionarle sofferenza, paura e disagio, incompatibile con le normali condizioni di vita.
La condotta veniva consumata tra il giugno e il settembre 2018 ed era sovente realizzata dall’arrestato in stato di alterazione psico-fisica dovuto all’assunzione di sostanze alcoliche. In particolare emergeva che l’indagato picchiava la donna, con estrema forza, persino servendosi del bastone treppiedi da lei utilizzato per deambulare, cagionandole in un’occasione, la rottura del femore e diffusi ematomi sul corpo.
Lo stesso indagato somministrava alla vittima farmaci per causarne uno stato soporifero, emergendo inoltre condotte crudeli, quale quella verificata nel mese di settembre, allorché la chiudeva sul balcone, in sedia a rotelle, tutto ciò dopo averle rimosso il gesso applicatole in ospedale, proprio in conseguenza della frattura procuratale. I maltrattamenti venivano scoperti grazie all’intervento di un passante, persona rivelatasi fondamentale per consentire l’emersione della dinamica criminale, il quale aveva notato la donna sul balcone, avvisando immediatamente i Carabinieri che intervenivano sul posto identificando V.V. in evidente stato di alterazione da assunzione di sostanze alcoliche. La donna veniva dunque accompagnata presso l’abitazione della madre, abbandonando il proprio domicilio.
Successivamente sporgeva denuncia querela nei confronti del compagno.
I successivi accertamenti consentivano di acclarare che l’indagato pretendeva dalla donna la consegna dei 280 euro mensili che percepiva come pensione d’invalidità.
Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Accetta
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.