Gesualdo, Il “Presepe Vivente” una nuova edizione nel segno della religiosità e della coralità

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         Gesualdo si prepara a una nuova, straordinaria edizione del Presepe vivente, fatta di una dimensione corale di rinnovate idee e sentita partecipazione. È quanto è emerso durante la conferenza stampa di presentazione che si è svolta nella sala consiliare e che ha visto la partecipazione dei giovani promotori, del parroco del paese e degli amministratori locali. Per Pasqualino D’Onofrio, il presidente di Astrea, l’associazione che organizza l’evento, «si tratta di un’edizione nel segno del rinnovamento e del sentire comune. Stiamo già predisponendo workshop per la generazione e la condivisione di nuove proposte e per l’attivazione sociale e la creazione di gruppi di lavoro, nonché momenti di approfondimento sui riti irpini tra religione e tradizioni rurali». Nell’Irpinia dei borghi e dei castelli, il Presepe vivente di Gesualdo, che si svolgerà il 27 e il 28 dicembre, è difatti un’affascinante rappresentazione di religiosità, identità locale e storia in un contesto unico. Un’occasione straordinaria per unire la magia della Natività alla riscoperta dei mestieri della civiltà contadina e un’eccezionale opportunità per esplorare il centro storico cittadino, i suoi grandi palazzi nobiliari, gli antichi caseggiati, le sue fontane, i suoi suggestivi vicoli e le piazzette. «È un’esperienza bella per i bambini ma anche per i grandi – ha detto Padre Enzo Gaudio, parroco di Gesualdo -. Attraverso questo percorso che si snoda lungo il centro storico si ha modo di concretizzare, davvero, quelle che erano le realtà del tempo e comprendere la grandezza, soprattutto, di questo mistero d’amore che è la nascita del figlio di Dio».

Per il sindaco di Gesualdo Edgardo Pesiri è una manifestazione da sostenere e incentivare a tutti i costi: «Ben vengano questi eventi che presuppongono e richiedono la partecipazione della comunità e che riescono a far superare l’egoismo umano e far capire che la vita è fatta di amore, di perdono, di pace, di comprensione, di aiuto a chi ha bisogno. È questo il vero senso del presepe che, oltretutto, è anche utile per la riscoperta di alcune tradizioni e di alcuni mestieri antichi che facevano famiglia e comunità e che oggi si potrebbero riscoprire attraverso percorsi formativi».

Il vicesindaco Gianfranco Bianco, con delega al turismo, pone l’accento sulla promozione territoriale: «Il binomio presepe-turismo, che nasce nel 1991, sta vivendo flussi di visitatori di tutto rispetto. Il presepe di Gesualdo, che si svolge nel borgo medievale e che si sviluppa intorno all’imponente maniero, è di sicuro una location unica che attrae tutte le generazioni. La nostra rappresentazione si differenzia per i costumi e gli allestimenti che riproducono le tradizioni del posto e dell’Irpinia tutta. Ringrazio tutta la comunità per la massiccia partecipazione a questo evento e per la calorosa accoglienza riservata ai turisti che visitano il nostro borgo». Per l’assessore all’Istruzione e alle Politiche sociali Ida D’Onofrio «il presepe è un momento di aggregazione per tutta la comunità di Gesualdo, una tradizione che si rinnova anno per anno alla luce delle nuove dinamiche sociali. È un modo per vivere in maniera serena e di pace l’atmosfera natalizia nella nostra cittadina coinvolgendo tutte le fasce di età». «Gesualdo è diventato da qualche anno a questa parte un importante centro culturale e sociale – ha aggiunto Andrea Petruzzo, assessore ai Lavori pubblici, con delega all’Urbanistica, allo Sport e allo Spettacolo -. Basti pensare alle già affermate manifestazioni come  Saperi e Sapori, il Folk Event, la festa in onore di San Vincenzo e di Padre Pio che stanno diventando le più importanti nell’hinterland. Da 15 anni a questa parte il Presepe è una delle più importanti manifestazioni grazie all’associazione Astrea che si è prodigata per poterla recuperare dopo un periodo di sospensione. L’obiettivo, come Amministrazione, è di sostenere questo tipo di eventi, di sponsorizzarli e incentivarli in qualsiasi forma e mezzo. Oltre al presepe l’obiettivo è anche quello di recuperare la Passione». L’invito degli organizzatori e degli amministratori è quello di continuare a collaborare per far crescere questa rappresentazione. «Il presepe vivente, per Gesualdo, – ha sottolineato Felice Grappone, consigliere comunale con delega all’associazionismo – è un’affascinante manifestazione sia dal punto di vista religioso sia come lustro per il nostro borgo. Fa rivivere i mestieri della civiltà contadina e nel corso degli anni molte associazioni presenti sul territorio hanno fornito un importante contributo. Mi preme ringraziare, in particolare, l’associazione dei Cavalieri d’Irpinia e l’Anpas e spero che quest’anno ci sia la collaborazione di tutte le associazioni in quanto, tramite una condivisione generale, si possa dare sempre più importanza sia al presepe sia al paese».