Benevento-Emergenza campo rom abusivo , la protesta di CasaPound

Benevento-Emergenza campo rom abusivo a Benevento, la protesta di
CasaPound
Benevento, 15 ottobre. “No al campo rom, basta degrado”. Così
recita lo striscione affisso nella notte dai militanti di
CasaPound a Benevento, nei pressi del campo Rom di via
Lungosabato.
“Da tempo – dichiara Pasquale Piantedosi, referente beneventano
di CasaPound Italia – i cittadini residenti in via Lungosabato
don Emilio Matarazzo denunciano l’insostenibile situazione
venutasi a creare a causa della presenza di un campo nomadi
abusivo. Campo abitato da Rom e zingari che da tempo si sono
impadroniti del tratto finale di questa via, che costeggia il
fiume Sabato, vivendo tra rifiuti ed illegalità”.
“Anni di degrado, abbandono ed inciviltà – continua Piantedosi –
hanno devastato e degradato totalmente un intero quartiere,
dando vita ad un sentimento di insicurezza tra i residenti,
vittime spesso di intimidazioni e litigi. I cittadini
beneventani hanno paura a far giocare da soli i loro figli per
strada, non più padroni di svolgere una vita normale nel proprio
quartiere; abbandonati a sé stessi, il loro grido di allarme
rimane inascoltato ormai da anni da un’amministrazione locale
totalmente assente ed indifferente al problema”.
“Siamo e saremo a fianco dei cittadini di via Lungosabato don
Emilio Matarazzo – conclude Piantedosi – in questa lotta di
civiltà contro il degrado e l’illegalità prodotta dal campo rom
abusivo presente sul nostro territorio. Abbiamo raccolto le
istanze e la voce di protesta dei cittadini beneventani,
combattendo come sempre in prima linea al fianco dei cittadini
italiani; non lasceremo da soli gli abitanti del quartiere che
da troppo tempo vivono una situazione che ha dell’assurdo in un
paese civile come il nostro. Siamo pronti a creare un
coordinamento con i residenti della zona, per porre
definitivamente rimedio a questa pericolosa situazione, mettendo
in campo tutte le energie di cui siamo capaci, in difesa dei
nostri territori e dei nostri concittadini”.