Irpinia – Dopo la tragedia del crollo del ponte Morandi a Genova con un bilancio pesantissimo di 38 morti e 15 feriti, è necessario conoscere la mappa dei ponti, cavalcavia, della rete stradale italiana che sono a rischio.
Troppa poca la manutenzione, troppa la frammentarietà sulle responsabilità, troppi pochi gli investimenti sule infrastrutture su quella che invece dovrebbe essere una priorità.
Il rischio di crolli di ponti e cavalcavia in Italia, sono migliaia, e, tutti quelli costruiti fra gli anni ’50 e ’60 (il Ponte Morandi fu costruito fra il 1964 e 67) sono a forte rischio.
Ciò perché il calcestruzzo usato,per coprire le parti ferrose, con l’usura e l’ossidazione arrivano alla fine del loro ciclo vitale, in quanto non sono eterni , hanno una vita utile, trascorsa la quale l’umidità passa e inizia un processo di carbonatazione che avvia l’ossidazione e provoca la corrosione.
In Italia ci sono circa 1 milione e mezzo di ponti e sotto controllo ce ne sono solo 60 mila. Degli altri non si sa quasi nulla e infatti ne crollano una ventina l’anno solo che non fanno notizia.
Ad Ariano Irpino, il viadotto Manna-Tre Torri è spesso oggetto di interventi e polemiche, in quanto sarebbe instabile in più punti.
Lo scorso anno in Italia, crollarono tre strutture: il cavalcavia a Fassano, quello di Annone Brianza e quello sull’autostrada ad Ancona. Dopo questi crolli, furono sottoposti a controlli i ponti e i viadotti sull’A24, strutture costruite negli anni ’60 e che nei decenni hanno subito forti scosse telluriche. Ispezioni richieste per 8 ponti: Della Noce, Cannuccette e Santo Stefano, nei pressi di Castel Madama; Pietrasecca a Carsoli; Pie’ di Pago III e Fiume Salto, vicino Torano; Valle Orsara e il viadotto Fornaca tra Lucoli e L’Aquila.
Sulla superstrada fra Milano e Meda ci sono quattro cavalcavia pericolosi (ponte 14 e ponte 12 all’altezza di Cesano Maderno; il 10 a Bovisio Masciago e lo svincolo 26), ma solo uno, il 10, è chiuso al traffico.
Dopo la tragedia di Genova, molti occhi sono posati sul Ponte Bisantis che si trova a Catanzaro, costruito negli anni ’60 il cui progettista è lo stesso di quello di Genova, Morandi. Si tratta di un ponte lungo 468 metri ad arco singolo in calcestruzzo armato, uno dei più grandi in Europa e nel mondo per ampiezza della luce. Fu inaugurato nel 1962 appena tre anni dopo gli inizi dei lavori e collega il centro della città di Catanzaro con la Strada dei due mari.
Quindi, si spera che questa catastrofe, segni un indelebile punto di svolta, in modo che non accadano più tragedie di questo spessore.
Loredana Cornacchia Tanga