Flumeri, 2018 : il mio Paese e l’ alzata del giglio!
Anche quest’ anno siamo arrivati alla svolta della tanto attesa ” alzata del giglio”! Trattasi di un obelisco in struttura di legno e ricoperto da trecce di grano e pannelli lavorati secondo uno schema di progetto realizzato da ” Basilio Russo ed altri componenti.
Tale progetto viene riprodotto effettuando anche modifiche durante la lavorazione dai nostri giovani del Paese.
Si comincia a metà luglio con la fatidica raccolta del grano ( offerta da gente comune del luogo ” contadini” che in forza a tale devozione del nostro Patrono San Rocco offrono del grano per poi essere trasformato in lavorazione.
Raggiunta la raccolta di questo grano si versa tutto in un campo ” Campo del Giglio” dove queste enormi fascine vengono bagnate per poi poterle lavorare.
Il lavoro è abbastanza duro portando buona parte della giornata a tutta la gente che si vede impegnata per la costruzione di questo obelisco di paglia.
Le fascine bagnate a loro volta iniziano ad essere lavorate facendo i cosiddetti ” mattili” ossia dei piccoli mazzetti di grano puliti sin dallo stelo fino alla spiga e legati per essere poi messi in dei grossi tinozzi di plastica e lasciati ad impregnarsi di acqua per poi passare alla lavorazione delle trecce.
Vediamo impegnate varie squadre in queste fasi di lavorazione, dove persone più anziane fanno questi mazzetti per essere passati ad un altro gruppo di lavoro per la trasformazione in trecce di misure svariate per essere poi utilizzate a seconda degli schemi del progetto esistente elaborato ogni anno diversamente.
I “Treccioni” servono per rivestire lo scheletro di legno solitamente i primi 2 piani (la parte sottostante) ove verrà postata una immagine di San Rocco sempre realizzata dal pittore Basilio Russo.
Altre forme di trecce più piccole realizzate per la lavorazione dei pannelli di legno di cui alcune utilizzate integre e altre tagliate e recise le spighe per poi essere utilizzate per le decorazioni dei pannelli in compensato.
Da qui si parte con la partecipazione di giovanissimi, di cui formano varie squadre di lavoro impegnando anche notti per la lavorazione dei singoli pannelli e piani ove alla fine ci sarà una giuria per la premiazione del piano vincente dell’ anno e relative classificazioni.
Ogni anno di solito il giglio viene alzato tra il giorno 8 e 10 di agosto dove possiamo vedere l’ alzata in questo video e continuare la lavorazione sottostante e l’ assemblaggio dei pannelli finali fino al 15 agosto dove sarà traslato dal Campo del Giglio fino ad arrivare alla Chiesa del Santo Patrono.
Questa tradizione anche quest’ anno ha avuto un prosieguo con la speranza che continui in futuro con le nuove generazioni anche se sempre meno impegnate nella realizzazione e collaborazione.
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