Avellino – L’Unione Sindacale di Base denuncia l’ASL di Avellino

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USB Avellino

Riceviamo e pubblichiamo

Avellino – L’Unione Sindacale di Base intende denunciare la gestione della ASL Avellino, che ha raggiunto dei livelli comportamentali e di legittimità non più sostenibili. Una Direzione Generale che continua ad ignorare le relazioni sindacali, seppur sollecitata più volte ad un confronto democratico su varie tematiche, a partire da quelle che riguardano il cittadino. Basti pensare che il Distretto del capoluogo non ha un solo chirurgo deputato alle visite ambulatoriali. E allora chi si prende cura delle fasce economicamente più deboli? Il privato? E con quali soldi? Un’Azienda dove diversi operatori sono costretti quotidianamente a prestare il proprio servizio in locali inidonei e non conformi a nessuna normativa.

Basta farsi un giro per le varie Strutture appartenenti alla ASL per rendersi conto di ciò che affermiamo. Persino la sede centrale del Dipartimento di Prevenzione, che ha tra i compiti principali il controllo degli ambienti di lavoro versa in condizioni di indiscussa illegalità; sia sotto gli aspetti strutturali che su quelli ambientali. E come fa il Controllore ad imporre il rispetto delle norme alle attività lavorative presenti sul territorio, quando lo Stesso non osserva le regole? Un’Azienda che a tutt’oggi non ha un proprio regolamento relativo all’orario di lavoro, così come previsto dalle norme; ma adotta provvedimenti unilaterali attraverso circolari interne che non sono nemmeno portate a conoscenza di tutto il Personale. Un’Azienda che continuamente tenta di sottrarre l’equivalente economico per un ipotetico debito orario, sancito attraverso norme antidemocratiche sulle quali siamo documentati in modo dettagliato. E la Stessa azienda che continua ad elargire compensi economici legati ad attività progettuali ad alcuni dipendenti che non appartengono al Settore titolare del progetto e che stranamente con la delibera attestante i compensi vengono indicati con la sola matricola. C’è per caso qualcosa da nascondere? E per le attività progettuali non è indispensabile che tutti i partecipanti indicati nell’atto deliberativo che istituisce il progetto stesso di prestare servizio al di fuori dell’orario di lavoro ordinario utilizzando un apposito codice? E cosa è stato fatto per la carenza di personale, che determina di fatto turni di lavoro con inosservanza delle norme contrattuali con conseguente stress da lavoro correlato e con seri rischi sia per il dipendente che per il paziente? Un Servizio importante come la U.O. Radiologia del Presidio Ospedaliero di Solofra rischia la chiusura per il mese di agosto, per carenza di personale Medico. Restando focalizzata l’attenzione sul nosocomio solofrano per il quale è previsto l’annessione all’Azienda Moscati si è tenuta in data 7 Giugno u.s. una delle rare sedute di contrattazione in due anni di gestione. Da questa seduta è emerso che la ASL Avellino avrebbe riconvocato, a stretto giro,     la RSU per proporre un apposito modello per l’esercizio del diritto di scelta.
Ebbene, della convocazione nessun segnale ma lunedì 9 Luglio è giunto, via mail, un modello con parte di profili professionale e numero di posti che l’Azienda intenderebbe riservare al Personale operante c/o il Presidio di Solofra, riservando solo 5 gg di tempo per eventuali osservazioni; senza specificare in caso di un numero di domande superiore ai posti riportati con quali modalità si procederà. Dal modello si comprende che il termine per la presentazione delle istanze individuali è il 31 Luglio p.v. Ma come durante l’estate si consente un margine temporale di tale tipologia? E con quali criteri, sono stati formulati i posti a disposizione riportati dal modello, per restare dipendente ASL? Ovviamente, l’USB ha già contestato queste modalità, pur fornendo le proprie osservazioni. Una cosa è certa: in questa ASL si stanno verificando eventi unici: dapprima si scopre la storia dell’AIAS per la quale attendiamo risvolti; perché gli unici a pagare, fino a questo momento, sono stati gli Utenti e i Dipendenti. Poi, attraverso un’emittente televisiva viene comunicato che il Direttore Generale avrebbe formulato dichiarazioni mendaci allo scopo di essere inserito nell’elenco degli idonei a svolgere tale ruolo.
A chi credere? Non ci è sembrato di notare che lo stesso Direttore Generale abbia risposto in merito: ma ciò potrebbe esserci sfuggito. Ma non ci è sfuggito un sito web che ha preannunciato di avere una busta per lettere contenente i nomi dei vincitori a n. 4 posti di Collaboratore Amministrativo. Speriamo che i nomi siano errati, solo così sarebbe tutelata l’immagine di un’Azienda che non ha mai fatto parlare tanto.