Benevento – “Io me ne frego”: gli alunni della 2^ F dell’I.C. Torre con la prof. Giorgione descrivono il teatro
Progetto scolastico I.C: “F. Torre” docente prof.ssa Lucia Giorgione
Alunni: 2^ F
Gli alunni della classe seconda F dell’I.C. “F. Torre” di Benevento hanno realizzato con il contributo della prof.ssa Lucia Giorgione i seguenti articoli scritti in gruppo.
Io me ne frego – Questo spettacolo teatrale parla della storia dell’amicizia di due ragazzi, Filippo soprannominato ‘’Rospo’’ e Federico detto ‘’Biglia’’. Questi ragazzi si conoscono fin dall’infanzia e nella rappresentazione viene descritto come si evolve la loro amicizia in poco tempo. Biglia nota il cambiamento dell’amico, da quando ha cominciato a frequentare una cattiva compagnia a causa di un nuovo compagno di classe, Robertino che non ha una positiva influenza su di lui. Biglia riesce a ribellarsi sia alle minacce di Rospo, sia a quelle di Robertino e a parlare solo dopo che si rende conto che gli atti di bullismo non solo rivolti solo nei suoi confronti. Una loro compagna di classe, infatti, Martina sta per essere violentata ,ed è salvata appena in tempo da Biglia, solo perché non ha accettato di fare un giro in moto con Robertino. Diventati grandi, Federico è un affermato avvocato della città; Filippo è accusato di spaccio di droga, tentato omicidio,rapina e di un omicidio. Federico si ritrova a difendere Filippo in tribunale e alla fine dello spettacolo ‘’Rospo’’ s’ pente di ciò che ha fatto e i due come segno di riconciliazione si danno la mano come se volessero ritornare amici. L’ambiente familiare di questi due ragazzi è ben distinto; in casa di Rospo i genitori sono molto più permissivi nonostante la sua cattiva pagella e la mamma tende a difenderlo in ogni situazione anche quando il padre non è tanto favorevole; mentre la mamma di Biglia è molto più attenta al comportamento del figlio e tende a punirlo quando sbaglia. Il fenomeno del bullismo è sempre più frequente negli ultimi decenni. Il bullo quasi sempre ha problemi in famiglia e sfoga la propria rabbia sugli altri prendendoli in giro,offendendoli verbalmente e fisicamente e ultimamente ricorre a denigrare i propri compagni su internet. Il bullo prende di mira i più deboli che non riescono a difendersi, che si chiudono in se stessi e non parlano con nessuno, persino con le proprie famiglie. Cosi facendo il più prepotente riceve rispetto da tutti e nessuno osa difendere il ragazzino preso di mira. La vittima sentendosi minacciato dal bullo, fa qualsiasi cosa per ricevere il suo rispetto, anche rubare soldi, fare i compiti in classe prima per colui che gli incute terrore e poi per se stesso,venendo obbligato a cacciarsi nei guai. Il ragazzo sottomesso potrebbe riuscire a superare l’accaduto solo tramite un aiuto da parte dei genitori, raccontando anche se si prova molta difficoltà, se un amico o un qualsiasi spettatore riesce a dialogare con lui, riuscendo a denunciare gli atti di bullismo e dandogli un supporto.
De Ieso Sarah Esposito Federica Luciani Federica Tremigliozzi Giovanni