Grottaminarda: presentazione del Centro Studi San Tommaso D’Aquino di Nicola Prebenna

La cittadina ufitana inaugura pubblicamente il Centro Studi San Tommaso d’Aquino. Da diversi anni, tra gli studiosi locali, forte era il fascino esercitato dalla figura e dalla dottrina dell’Aquinate, compatrono insieme a S. Rocco della città. Era stato auspicato da molti, in particolare dal compianto prof. Antonio Palomba, la costituzione di un’associazione che promuovesse la lezione e il messaggio che San Tommaso d’Aquino ha affidato ai suoi scritti, in particolare alla Summa theologiae, caposaldo del pensiero medievale e cristiano tout-court. L’attesa non è stata vana. Il Centro Studi San Tommaso d’Aquino, costituitosi un anno fa, ha ufficialmente dato inizio alle attività questa sera, nella chiesa di Santa Maria Maggiore, in una cornice che ha visto una folta e qualificata partecipazione di pubblico. Hanno presenziato e partecipato all’evento S.E. Monsignor Sergio Melillo, vescovo della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, presidente onorario del Centro Studi, il sindaco di Grottaminarda, prof. Angelo Cobino in rappresentanza della città, don Carmine Santoro parroco della parrocchia di Santa Maria Maggiore, e l’invitato a tenere una lectio magistralis sull’attualità della visione dell’Uomo nell’antropologia di San Tommaso d’Aquino, il reverendo padre Marco Salvati, della Pontificia Università Angelicum di Roma. A fare gli onori di casa il presidente del Centro Studi, il giornalista Norberto Vitale, e la giovane vice-presidente, Floriana D’Ambrosio, che ha coordinato gli interventi e sottolineato l’importanza che i giovani potranno e dovranno avere nel proporre, nel nostro tempo in cui la forza del pensiero pare smarrirsi, lo studio sul rigore e sull’impegno della ricerca filosofica di Tommaso d’Aquino. Nel suo intervento introduttivo il presidente Vitale ha voluto ricordare la figura di Mario Agnes, recentemente venuto a mancare, credente senza tentennamenti e molto apprezzato da diversi pontefici che gli avevano affidato compiti delicati e importanti, come la direzione del prestigioso quotidiano L’Osservatore Romano. L’intervento tanto atteso di padre Marco Salvati ha sottolineato l’importanza che nel pensiero dell’aquinate assume l’uomo, creatura straordinaria, che Dio ha voluto a sua immagine e somiglianza, a cui tocca un compito fondamentale, rispettare il creato e insieme lodare e celebrare la gloria di Dio. Diversi e pertinenti i riferimenti ai testi sacri, ai salmi; molto articolata l’illustrazione del pensiero di san Tommaso che riferiamo nei tratti essenziali. Per Tommaso, l’uomo è una realtà unitaria, anche se costituita di parti distinte, corpo, spirito, persona, volendo con ciò significare che l’uomo riassume e compendia la creazione, in tutte le sue molteplici articolazioni, e soprattutto che la persona è una realtà unica, inconfondibile, frutto di un rapporto esclusivo con Dio. Infine, Padre Salvati si è soffermato sull’antropologia del nostro tempo, che non va intesa come onnipotenza dell’uomo, ma come cooperazione responsabile e consapevole alla creazione voluta e perpetuata dall’amore divino. Una serata che ha soddisfatto le attese del pubblico e che ci si augura che possa costituire il primo passo di un cammino lungo e proficuo.