Flumeri – Una vertenza a due velocità. Quella di Industria Italiana Autobus,la fabbrica di Valle Ufita che non riesce a mantenere il passo della Bredamenarini di Bologna,suo stabilimento gemello. Intanto se in Emilia qualcosa si muove, e lo fanno sopratutto le istituzioni, in terra d’Irpinia si fa fatica.
Una ragione di tutto questo se la è fatta Silvia Curcio, la “pasionaria” delegata della Fiom .Infatti dice: “Una vertenza unica, lo stesso marchio, ma attori diversi. Se in Emilia-continua la Curcio, impegnata stamattina a Melfi in una manifestazione per celebrare il giorno della Liberazione – hanno subito risposto all’appello dei sindacati, da noi si va a rilento”.
Intanto a Flumeri non si produce e questo ha portato alla cassa integrazione di altri lavoratori. “Nonostante ci siano le commesse-aggiunge la pasionaria dei giorni caldi degli scioperi di qualche anno fa -“.
Davvero una situazione alla quale Del Rosso, l’ad di I.I.A., dovrà dare una spiegazione. Ma dovranno darla anche le istituzioni.
Chi lavora,in Valle Ufita, è il reparto saldatori, una settantina. Finiti gli otto autobus in lavorazione, anche loro torneranno a casa. Domani,i ntanto, è attesa la conferenza stampa della Fiom nazionale che parlerà di Valle Ufita e Bredamenarini. Mentre per il prossimo mese di ottobre è attesa la scadenza della cassa integrazione, per quella data potrebbe decidersi uno sciopero nazionale.
Giancarlo Vitale