Benevento – Le speranze di salvezza si affievoliscono. Ma sarà lotta fino alla fine

Benevento – Ormai è diventata una consuetudine. I sanniti dominano, vanno anche in vantaggio è, poi, però, si fanno rimontare. Anche nella partita di ieri al Vigorito, ospite il Cagliari, è andata così. A questo punto le speranze di salvezza sono appese ad un lumicino. Ma il Benevento non demorde ed il famoso ” orgoglio e dignità “ordinato nelle settimane scorse non viene smentito.

Un’altra partita fatta di spunti interessanti, quella di ieri, contro gli isolani, che ha messo in luce i chiaroscuri della squadra campana a cominciare dal diciottenne Brignola, autore di un gol gioiello e di un palo e di giocate inusuali per la sua età, che lo eleggano, sicuramente, a pezzo pregiato nella prossima campagna acquisti.
Il Benevento domina il Cagliari anche con il frangiflutti Sandro, autore di un’altra grande prestazione. Qualche gradino in giù Coda, che spreca almeno tre palle gol: una la toglie letteralmente dai piedi di Djuricic, che si era preparato il tiro dopo uno slalom nell’area del Cagliari. E se poi ci si mette anche l’arbitro, forse, la situazione diventa quasi irreparabile.
Manganiello non espelle Castan per un secondo fallo netto su Cataldi e sbaglia alcune decisioni, che vanno tutte a favore degli avversari della squadra di Zerbi, che ,però, ha fatto di tutto per perderla, questa partita.
Non si può, infatti, subire un rigore al 97esimo e prendere l’ennesimo gol di testa da Pavoletti, che ne ha già fatti così sette su otto in campionato.
De Zerbi, a fine gara, dice: “Il Cagliari con due tiri in porta ha fatto due gol. Ma quello che mi ha dato più fastidio è stato l’atteggiamento dell’arbitro. Ammonito Brignola e non farlo con Castan, che andava espulso, mi dà fastidio. Noi stiamo cercando di mantenere la nostra dignità ma non possiamo essere sempre penalizzati. Con lo stesso arbitro avevamo subito un rigore contro la Roma. La pazienza è oltrepassato. Meritiamo rispetto, nonostante la nostra posizione di classifica, come le altre squadre. Cosa che non avviene”.

Giancarlo Vitale