A Gesualdo, malgrado le elezioni politiche vicine, in paese tutta l’attenzione è per le prossime amministrative di maggio. La tornata elettorale capita in un mese presumibilmente caldo, la gente potrà ascoltare i comizi dei candidati che saliranno sul palco. Questa volta quelle scalette le faranno in tanti.
E’ di qualche giorno fa l’ufficializzazione della candidatura del notaio Edgardo Pesiri. Quattordici anni dopo riprova la scalata. Insieme agli amici che lo avevano sollecitato a scendere in campo va chiudendo la lista dei candidati. La sua volontà è di costruire un gruppo ben amalgamato che possa rappresentare le diverse esigenze del paese ma con l’obiettivo di rilanciare Gesualdo come centro di cultura. La Fondazione “Carlo Gesualdo” tanto si è spesa in questi anni per proiettare il borgo fuori dai confini provinciali e farlo diventare attrattore per i tanti estimatori delle composizioni del “Principe dei Musici” che , adesso, possono essere accolti nel Castello finalmente fruibile. A fronteggiarlo troverà la lista della Bilancia che nella scorse elezioni uscì sconfitta. Allora la candidatura a Sindaco spettò all’architetto Raffaele Fulchini, questa volta il gruppo, perso qualche elemento per strada, si ricompatta intorno all’ingegnere Gianfranco Bianco. Qualche proditorio articolo apparso sulla stampa nei giorni scorsi, alludeva ad un accordo tra lista di Edgardo Pesiri e quella degli esponenti ex-Bilancia. Non è così. Gianfranco Bianco va avanti tutta, dritto per la sua strada. Con il gruppo dei suoi amici, si fa sempre più forte l’esigenza di dare l’opportunità al paese di cambiare pagina ritenendo inadeguata sia l’attuale amministrazione dell’avvocato Domenico Forgione, che già ha quasi definitivamente individuato i candidati della lista con i quali si riproporrà per il secondo mandato, sia quella del notaio Pesiri. La volontà è di svoltare rispetto ai metodi del passato, coinvolgendo persone nuove , mai impegnate prima d’ora in politica, per dare una prospettiva e un futuro diverso al paese. L’auspicio , però, deve essere quello sempre del rispetto reciproco fra i contendenti perché, comunque vada, dopo il voto opposizioni e maggioranza , compatibilmente insieme, possano contribuire alla crescita del paese.
Francesco Aufiero