Pietro Foglia candidato alla Camera nel collegio Avellino-Bassa Irpinia spiega le ragioni del suo impegno e gli obiettivi che il centrodestra intende realizzare nel Paese e nell’Irpinia. Sul suo sito, pubblica questo post di cui proponiamo il testo:
“Quanto tempo ha perso il Governo di centrosinistra, senza affrontare veramente i problemi reali del Paese e del Mezzogiorno?
Penso, per esempio, ai 2 anni persi allegramente a rincorrere un improbabile referendum costituzionale – bocciato dalla maggioranza degli italiani – per una legge elettorale che toglie ancora una volta ai cittadini la possibilità di scegliersi il proprio rappresentante.
Se avessero impiegato la medesima dedizione a risolvere i problemi del Sud, oggi saremmo un’area felice del Paese.
Invece poco o nulla è stato fatto a beneficio dei giovani meridionali e per le famiglie di questi giovani, che non riescono a trovare uno sbocco occupazionale pur avendo conseguito lauree, diversi master e specializzazioni, e che sono costretti ad andare via.
Non una sola volta in questi anni che il Governo di centrosinistra abbia varato una sola misura efficace per impedire che nel Mezzogiorno si invertisse questa spaventosa tendenza che vede migliaia di ragazzi costretti a lasciare la propria terra alimentando un fenomeno di desertificazione di tante comunità, prive non solo dei cervelli ma delle migliori energie che potrebbero e dovrebbero contribuire alla rinascita di un territorio abbandonato e maltrattato.
E’ pur vero che l’emigrazione ha riguardato tutte le aree del Mezzogiorno nel secolo scorso e in questo secolo ma oggi si caratterizza per una particolarità che non va sottovalutata, perché mentre gli emigrati di un tempo andavano via con la speranza – talvolta la certezza – di poter un giorno ritornare, oggi i giovani che partono con un titolo di studio medio-superiore in tasca per i Paesi europei o extra-europei, vanno via con la consapevolezza di non tornare più.
A fronte di questo annoso problema cosa ha fatto il governo di centrosinistra? Leggi disastrose, che hanno aggravato la situazione occupazionale per poi diffondere i dati Istat dai quali risulterebbe un’occupazione crescente anche nel Sud. Senza mai specificare, però, che tali numeri si riferiscono agli occupati, cioè coloro che “hanno svolto almeno un’ora di lavoro” o “sono assenti dal lavoro se l’assenza non supera tre mesi, oppure se durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione”. Includendo, quindi, in questo computo confuso e approssimativo anche i giovani che lavorano 4 ore al mese o i giovani laureati che passano da uno stage all’altro con uno stipendio da fame, inferiore ai 600 euro al mese. Questo Governo, insomma, finge di non sapere che un posto di lavoro non equivale a un occupato.
Quella che il centrodestra propone, è una politica di sviluppo, serio e reale, specie nelle aree più disagiate, attraverso la realizzazione di infrastrutture e servizi necessari a incentivare nuovi investimenti, con l’aggiunta di una detassazione per gli imprenditori del Mezzogiorno che assumono i giovani a tempo indeterminato.
Bisogna andare verso l’abbattimento dei livelli di tassazione e mettere in atto tutti interventi necessari per far sì che gli imprenditori non siano oppressi da una burocrazia soffocante e da una giustizia civile che dà risposte in tempi biblici. Penso, inoltre, che devono essere agevolati e promossi investimenti importanti in settori produttivi di elevata specializzazione che, supportati dagli investimenti altrettanto ingenti nella ricerca, possono costituire nel Mezzogiorno poli di eccellenza per l’intero continente europeo”.