Avellino – In data odierna, l’Unione Sindacale di Base della Provincia di Avellino ha inoltrato, al Direttore Generale della ASL Avellino, la seguente nota per denunciare le gravissime carenze di una delle tante Unità Operative che soffrono, paurosamente, storiche carenze di personale, e gli aspetti organizzativi molto discutibili. Si tratta del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Solofra. Anche per questa U.O., alcune decisioni del Direttore Sanitario appaiono poco condivisibili.
Da segnalazioni ricevute e da riscontri oggettivi della scrivente Organizzazione Sindacale, Le sottoponiamo le criticità della Struttura indicata in oggetto, molte delle quali sono dovute ad organizzazione carente, proprio in concomitanza di un aumento cospicuo dei carichi di lavoro. Le stesse criticità possono essere riassunte in:
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Assenza del Coordinatore infermieristico;
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Assenza del Responsabile Medico, il cui nominativo emerge solo da qualche atto della Direzione Sanitaria, notato dallo stesso personale infermieristico;
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Presenza di personale con esoneri dall’assistenza e dalla Pronta Disponibilità; quest’ultima è garantita esclusivamente dal personale idoneo con sistematica violazione del tetto massimo previsto dal CCNL e dalle disposizioni aziendali, e di fatto con la negazione del riposo settimanale durante il quale il personale si ritrova ad espletare la Reperibilità. Allo stesso modo, gli esoneri citati al presente punto, unitamente a congedi ordinari, malattie, congedi per la Legge 104/92 ecc. determinano che nelle ore notturne una delle due unità infermieristiche in servizio debba assolvere, con notevoli disagi, a compiti assistenziali diretti alla persona ed ai compiti previsti dal TRIAGE;
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Trasferimenti, c/o altre Strutture Sanitarie, di pazienti di pertinenza traumatologica senza la presenza di personale Medico;
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Mancanza, di routine, di autorizzazioni per quanto riguarda congedi e permessi vari, così come stabilito dalla Direzione Strategica per l’utilizzo del sistema IRIS WEB;
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Assenza di procedure per i trasferimenti dei pazienti di pertinenza psichiatrica e accessi in TSO;
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Presenza part-time durante le ore notturne dell’Operatore Socio Sanitario. Si precisa che tale presenza è garantita attraverso l’istituto della Reperibilità, e talvolta con violazione del riposo previsto dal CCNL. A ciò va aggiunto che le ore di straordinario espletate in reperibilità sono riconosciute economicamente fino al tetto massimo di 250 ore annue pro-capite. Questa norma viene rispettata, e le altre innanzi menzionate perché vengono inosservate? Di conseguenza una presenza part-time dell’OSS determina che il personale infermieristico assolve a compiti non previsti dal profilo professionale..