Città Caudina- Intervista all’ arch. Pasquale Pisano per la nuova Presidenza della Città Caudina

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Sindaco Pisano a lei la presidenza della Città Caudina, cosa cambierà nel futuro prossimo?

“L’Unione dei comuni “Città Caudina è una prospettiva, un’opportunità, che richiede la necessità dell’attivazione delle deleghe, la costituzione di una struttura organizzativa associata, obiettivi strategici, ma soprattutto integrazione tra gli amministratori locali, unici veri fautori del cambiamento. Senz’altro andremo ad integrare ed associare dei servizi, come già espresso nelle linee guida”.

Sindaco, S.Martino negli ultimi tempi è tornato alla ribalta, sarà protagonista anche per la Valle Caudina?

“Grande impegno da parte mia e dei miei collaboratori. S.Martino aveva bisogno di una ventata di freschezza e soprattutto di ristabilire la fiducia con la Comunità. Ben vengano i confronti e le critiche costruttive. Noi siamo qui, aperti a tutti in maniera cordiale, ma per favore non denigrate il nostro lavoro”.

 Quali servizi congiunti, oltre quelli già esistenti,saranno attivati?

“Per quel che riguarda il prossimo anno in ciò che andremo ad organizzare insieme, vi è un punto fondamentale: la gestione associata dei servizi. Questo argomento si rivela di vitale importanza per la riuscita del nostro progetto. Infatti, se con coraggio e determinazione riuscissimo a garantire per tutti lo stesso livello di servizi offerti, riusciremo a stabilire un principio di equilibrio amministrativo che renderebbe conveniente per tutti la Città Caudina. Solo con una piattaforma programmatica di questo genere garantiremo sopravvivenza a questo progetto politico. Solo se i nostri cittadini godranno di maggiori servizi ed opportunità e di una maggiore vivibilità, allora potremmo affermare che questo nostro sforzo non è stato vano. Per questo lavoreremo a porre in essere i seguenti obiettivi: ricorreremo ad un modello di organizzazione mediante avvalimento degli uffici comunali, tramite convenzioni ex art.30 con i Comuni interessati, ove si determinano le modalità di raccordo con l’Unione, per andare incontro alle esigenze dei comuni che lamentano specifiche criticità; allinieremo i regolamenti comunali che disciplinano l’organizzazione generale, la gestione finanziaria e contabile, il controllo, la protezione civile, la polizia locale e amministrativa, in modo da rendere più facile la cooperazione tra i comuni dell’Unione; attribuiremo ai Sindaci membri la Giunta dell’Unione Citta Caudina deleghe specifiche, in modo da accrescere la forza propulsiva ed il contributo dei comuni associati; predisponendo il bilancio dell’Unione, finanziandolo per ora con le quote fisse dovute dai comuni associati; Promozione turistica , territoriale, nonché culturale”.

E a livello politico? Con i paesi limitrofi del Comprensorio, come sono i rapporti?

“Inutile negare che stare e pensare “insieme” non è facile, soprattutto per realtà socio-politiche disomogenee. “Ricercare” ogni forma di collaborazione organizzativa idonea a rendere la reciproca azione più efficace, efficiente ed economica, come recita l’art.32 dello statuto, si è dimostrato più difficile del previsto, dal momento che nessuno dei Comuni ha inteso delegare alla Unione funzioni, risorse umane e finanziarie.Nei fatti, è stato facile raggiungere intese su proposte progettuali sovra- comunali, ma molto difficile gestire le nuove funzioni fondamentali dei comuni. Solo sul principio della solidarietà l’esperimento dell’Unione può avere una prospettiva percorribile. Se ognuno di noi riuscisse a mettere in campo una parte della propria esperienza e delle proprie capacità, abbandonando per un attimo la propria singola funzione istituzionale per mettersi a disposizione di un progetto più ampio, non agiremo come dei singoli, ma come una parte del tutto”.

 

Giusy Iachetta