D’Aliasi: “ Solo un mentecatto può pensare all’accordo pareggio”

In questa settimana arriva la sentenza della Procura Federale sulla presunta combine di Catanzaro-Avellino. L’accusa ha formulato le sue richieste: la retrocessione per gli irpini all’ultimo posto e una penalizzazione di 3 punti da scontare nella prossima stagione. Chiediamo il parere di Felice D’Aliasi in merito.

Le richieste del Procuratore Federale fanno venire i brividi, come finirà?

“Indubbiamente la richiesta da parte della Procura è di quelle che ti fanno togliere il fiato, però mi sento tranquillo e sono sicuro che usciremo indenni”.

L’avvocato Chiacchio è certo della mancanza di prove, avrà ragione?

“L ‘avvocato Chiacchio è stato bravo a trovare il precedente di Crotone- Atalanta, ma diciamo la verità anche nel calcio negli ultimi anni si sono fatti passi avanti, non ci sono più condanne come quelle del 1976 che portò il Verona alla retrocessione solo perché il presidente Garonzi, un paio di giorni prima, fece una telefonata a Clerici dove si parlò di tutto tranne della partita. Oggi, fortunatamente, se non ci sono prove non vieni condannato e, nella fattispecie, prove non ce ne sono”.

Questi continui scandali a cui è chiamato a rispondere l’Avellino contribuisce a scalfire il rapporto tifosi società?

“Indubbiamente da quando Taccone è il proprietario di questa società, sicuramente si è toccato i minimi storici dei consensi e, al netto di clientele ed amicizie, stiamo a livello di prefisso telefonico”.

Venendo al campo, la squadra attraversa un periodo negativo, la buona prestazione contro l’Ascoli dà fiducia per la trasferta contro lo Spezia?

“Mancano 2 giornate alla fine del girone d’andata e certamente qualcosa ci aspettiamo, almeno una vittoria nelle prossime due partite ci deve essere e poi, con un buon mercato di riparazione, possiamo raggiungere una tranquilla salvezza”.