Sturno (Av) – Di Cecilia in pole postion per la candidatura alla camera, sulla sua strada l’ On Famiglietti del Pd
Sturno – Manca l’ufficialità, ma la candidatura di Franco Di Cecilia alla Camera è oramai scontata. Sarà il collegio dell’Altirpinia il palcoscenico del candidato di Forza Italia.
Un collegio ridisegnato rispetto a quelli delle scorse elezioni che videro il Di Cecilia protagonista unitamente ai suoi immancabili sostenitori, oggi impegnati con nomine ed incarichi politici di ben più alta investitura.
Il candidato di Forza Italia proverà per l’ennesima volta a strappare quella promozione in parlamento che troppe volte gli è sfuggita per un soffio.
Un vittoria al fotofinish che credeva di aver ottenuto alle scorse elezioni regionali, quando ottenne un grande consenso girando per le piazze d’Irpinia e risultando il più votato nel suo partito.
Di Cecilia da buon stratega della politica che mastica e pratica da oltre quarantanni, riesce a gestire bene questa fase preelettorale nonostante gli strascichi di una frammentazione consumatasi a livello provinciale, all’interno del suo partito.
Potrebbe essere la volta buona per il candidato di Forza Italia che nel collegio rischia di ritrovare Luigi Famiglietti, un vecchio competitor delle elezioni provinciali, divenuto poi deputato della repubblica.
Potrebbe essere proprio Famiglietti l’avversario da battere. Deputato uscente ed uomo vicino alla corrente renziana, il deputato del PD è sicuramente meno attaccabile rispetto ad altri personaggi politici con un passato non certo cristallino e qualche ombra personale e familiare ancora ingombrante.
Di Cecilia questa volta avrà bisogno dell’apporto di tutto il suo paese, dei vecchi amici di cordata, di privati ed associazioni locali e dei comuni limitrofi, che da un po’ di mesi si prodigano con iniziative a tema, finalizzate anche a valorizzare le tradizioni locali ed a coinvolgere validi giovani.
Un coinvolgimento che potrebbe contagiare tutti, amici e “nemici” politici, fiancheggiatori e denunciatori in una sorta di “volemose bene” per un obiettivo comune.
Una candidatura che non nasconde nulla dietro, se non le ambizioni legittime di un professionista stimato e rispettato ovunque, che vive del suo pane e che dopo tanti anni di onorata carriera politica cerca una meritata “consacrazione” in alte sfere.
Bisognerà, invece, diffidare da chi si candiderà con l’intento di ottenere il tanto discusso vitalizio parlamentare e da chi, spinto da menti patriarcali più eccelse, ha barattato l’ennesimo listino per l’ultimo tentativo di uscire dal baratro finanziario.
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