Una vita trascorsa tra libri, dispense, giornali ma per lui il lavoro era una passione, sempre con grande partecipazione e entusiasmo ha vissuto gli anni del lavoro. Da pendolare, alzatacce, anche nelle fredde giornate d’inverno, sempre presente perché per lui non rappresentava un peso ma una dedizione.
Dal marzo 1980 ininterrottamente a classificare, catalogare i testi ma sempre con la predisposizione a cogliere l’opportunità di allargare e completare il proprio bagaglio culturale. Per Pasquale Mannetta, sempre ispirato da principi di grande rettitudine e moralità, venerdì scorso è stato l’ultimo giorno di lavoro prima di andare in pensione. Era facile trovarlo, ad Avellino al Corso Vittorio Emanuele, nell’ora che utilizzava per il pranzo prima di ritornare alla sua scrivania e si conversava facendo quattro passi. I suoi pensieri sempre rivolti alle nuove generazioni fortemente penalizzate dalla situazione di crisi che in Irpinia li obbliga a dover partire, dava la colpa ai grandi sprechi del passato. Da lunedì inizia una nuova vita, potrà coltivare i suoi grandi interessi: le tradizioni del passato, le feste di un tempo dei paesi dell’Irpinia notizie già raccolte in un libro (Paese che vai Pasqua che trovi) ma un altro è già in avanzata elaborazione. Potrà più liberamente recarsi a mercatini e fiere dove reperire ogni altra notizia utile per completare la sua raccolta.