Benevento – Arresti domiciliari per 6 dipendenti pubblici dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato

1844

Benevento – In esito ad attività di indagine coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento hanno eseguito un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Benevento per l’applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di sei dipendenti pubblici, anche con ruoli apicali, dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato di Benevento unitamente al sequestro cautelativo, ai sensi dell’art. 321 c.p.p., dell’intero complesso destinato a deposito dei reperti di contrabbando sequestrati (T.L.E., tabacchi lavorati esteri ovvero tabacchi privi di bollo del Monopolio dello Stato Italiano) per tutta l’Italia meridionale, isole comprese.

A seguito dell’arresto in flagranza di un funzionario dell’A.A.M.S. di Benevento per i reati di peculato e contrabbando di T.L.E. operato nel novembre del 2016, la Procura della Repubblica di Benevento delegava il Nucleo di Polizia Tributaria ad espletare specifiche indagini per verificare l’esistenza di una attività illecita di contrabbando dei reperti di T.L.E. di più ampia portata, nonché di ulteriori complici intranei al Monopolio di Stato.
Invero, dall’attività investigativa è emerso che il suddetto episodio non rappresentava che un riscontro di una reiterata condotta delittuosa che si stava perpetrando da tempo e sistematicamente all’interno dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Benevento ad opera di alcuni dipendenti.
Dagli accessi e dalle ispezioni eseguiti dai militari della Gdf nei locali dei Monopoli, mirati all’emersione di ulteriori ammanchi di T.L.E., e dalla documentazione amministrativa acquisita è stata infatti accertata la sistematica violazione delle procedure di custodia, campionatura e distruzione dei TLE che ha consentito a due degli indagati – gli unici ad avere, in ragione del loro incarico di agenti di custodia, l’esclusiva disponibilità dei magazzini ove erano depositati i tabacchi in sequestro — la reimmissione nel mercato clandestino di ingente quantità di tabacchi lavorati esteri e/o nazionali sottratta ai Monopoli.
Inoltre, dall’attività tecnica di intercettazioni telefoniche e ambientali è emerso il coinvolgimento di ulteriori funzionari del Monopolio, responsabili e collaboratori dell’Ufficio Tabacchi Contrabbando, i quali, consapevoli degli ammanchi di T.L.E. hanno posto in atto condotte volte a creare difficoltà e a frapporre ostacoli alle attività ispettive dei militari.
L’attività della Guardia di Finanza, terminata ad ottobre del corrente anno, ha consentito di acquisire gravi indizi in ordine ai delitti di contrabbando di TLE, peculato e depistaggio nei confronti dei sei soggetti che, in qualità di pubblici ufficiali e di incaricati di pubblico servizio, sono stati ritenuti a vario titolo responsabili, in concorso tra loro, di aver reimmesso sul mercato clandestino un ingente quantitativo di tabacchi lavorati esteri già sottoposto a sequestro (ad oggi 2 tonnellate accertate) nonché ostacolato e sviato l’indagine, adoperandosi a movimentare i reperti, spostando sigarette da un lotto all’altro in modo da sopperire agli ammanchi e far coincidere il peso e le quantità a quelli risultanti nei verbali di sequestro.
In un caso, addirittura, gli addetti dei Monopoli hanno indirizzato verso colli già “sistemati” i finanzieri preposti al controllo i quali, invece, accortisi del tentativo di ostacolare l’attività ispettiva e di nascondere l’esistenza degli ammanchi, hanno ispezionato il lotto esatto, accertando nella circostanza una deficienza della merce per circa 500 kg.
Nella misura cautelare il GIP ha evidenziato che gli indagati, denotando “caratura criminale ” ed “elevatissima propensione a delinquere anche nell’arco temporale oggetto di verifica “nonostante gli interventi della Guardia di Finanza e della Direzione Regionale di Roma non hanno interrotto né limitato la loro attività criminosa
Il GIP del Tribunale di Benevento ha disposto, altresì, il sequestro dei locali e capannoni adibiti a deposito di reperti di contrabbando sequestrati (T.L.E.): tale complesso immobiliare costituisce il polo logistico di concentramento di tutti i generi di monopolio sottoposti a sequestro nell’Italia Meridionale, Isole comprese, in cui risultano giacenti oltre 800 tonnellate di TLE.
Il controllo dei militari del Nucleo di Polizia Tributaria, effettuato su 33 tonnellate, ha consentito ad oggi di accertare un ammanco di circa 2 tonnellate di merce sequestrata, pari ad un’evasione dei diritti doganali di circa 300.000 euro, gli accertamenti proseguiranno per quantificare esattamente l’ingente ammanco.
Con questa attività la Guardia di Finanza, avvalendosi della consolidata esperienza e professionalità nel settore, ha ulteriormente consolidato il proprio ruolo di polizia economico-finanziaria a tutela delle risorse pubbliche e della legalità economica.