Finisce 1-1 l’anticipo tra il Frosinone e l’Avellino, che hanno dato vita ad una sfida molto combattuta. I ciociari raggiungono al primo posto il Palermo, ma con una partita in più. Gli irpini hanno giocato la partita a viso aperto chiudendo in vantaggio la prima frazione grazie al rigore trasformato dopo 4 minuti da Castaldo e concesso dall’arbitro per un mani in area di Matteo Ciofani.
Il Frosinone colpisce prima la traversa con Ciano (12′), Migliorini dell’Avellino fa lo stesso qualche minuto dopo e poi altro palo con Dionisi (31′) e sfiorano i padroni di casa in altre due occasioni il gol del pareggio con Krajnc e il solito Ciano.
La porta irpina sembra stregata, ma il pareggio arriva dopo 5 minuti nella ripresa con il colpo di testa di Daniel Ciofani su angolo dello scatenato Ciano. La gara – ricca di episodi arbitrali discussi – si infiamma, con occasioni da una parte e dall’altra, ma l’imprecisione nel momento di concludere nega il gol ad entrambe le squadre.
Nei minuti finali è assedio dei ciociari, ma l’occasione migliore è dell’Avellino: Castaldo ci prova due volte ma Bardi si supera e salva il risultato. Miracolo del portiere. E alla fine finisce così, col Frosinone che adesso rischia di perdere la vetta (il Palermo è a pari punti, 25, in attesa della sfida col Cittadella di lunedì), mentre l’Avellino di Novellino sale a 19 punti, a 2 lunghezze dalla zona playoff (occupata dalla Salernitana). Terzo pareggio consecutivo per Castaldo e compagni, senza successo da quasi un mese (l’ultimo il 24 ottobre, 1-0 contro la Pro Vercelli).
Frosinone (3-4-2-1): Bardi; Brighetti. Ariaudo, Krajnc; M. Ciofani (36′ Russo), Gori (89′ Bedea), Maiello, Beghetto; Ciano, Dionisi (75′ Citro); D. Ciofani
Avellino (3-5-2): Lezzerini; Kresic, Migliorini, Ngawa; Molina, Moretti (77′ Bidaoui), Di Tacchio, Lasik (39′ Falasco), Laverone (58′ Paghera); Castaldo, Ardemagni