Grottaminarda – È tornata in libertà l’impiegata dell’ufficio postale della cittadina ufitana che, da un mese e mezzo, si trovava agli arresti domiciliari per una presunta truffa e peculato. Lo ha disposto la giudice delle indagini preliminari Gelsomina Palmieri. E lo annunciano gli avvocati della 35nne, Peppino Romano e Gaetano Aufiero.
L’indagine era partita,tra aprile scorso e settembre, perché secondo la Pm Marcella Pizzillo ed i Carabinieri, l’impiegata si sarebbe appropriata, durante quel periodo, di 700 euro sottratti a persone anziane attraverso operazioni con i libretti e quando pagavano i bollettini. Ma evidentemente qualcosa non torna. La somma sembra irrisoria e, poi, la ragazza che lavora allo sportello dell’ufficio postale di Grottaminarda è stata sempre corretta e responsabile, soprattutto nei confronti dei più anziani. Durante il primo interrogatorio di garanzia, la 37enne aveva scelto di non rispondere alle domande degli inquirenti ma si è detta pronta a risarcire il dovuto. Perché tutti lo sanno, a Grottaminarda, ha sempre lavorato correttamente.