Domenica 17 Settembre, alle ore 20:30, a Solofra nell’ambito della rassegna INDIVINO – “Incontri di Vini nella Terra di Mezzo” – sarà ospite della serata Gerardo Magliacano, scrittore salernitano e docente dell’ISISS “G. Ronca” di Solofra (AV). Recentemente insignito del premio “Gelsomina Verde” per essersi, con la sua opera, contraddistinto “con impegno e passione ed esempio di vita, nella lotta alle mafie e nell’affermazione delle verità storiche e del sentimento di giustizia […] e per essere rimasto fedele, innamorato, legato alle radici della propria Terra, difendendola e promuovendola ai confini dell’Italia”, Magliacano in tale occasione presenterà la sua opera, “TERRO(M)NIA. Ritorno alla mia terra”, attraverso la quale ha fatto conoscere al Bel Paese le meraviglie del Nostro territorio, divulgando l’atavica e a ancora viva e feconda Cultura e le generose Colture che rappresentano la Campania Felix, in un periodo in cui i mass media l’hanno costretta a riconoscersi in una semplicistica locuzione che la definisce unicamente come un’infetta ”Terra dei fuochi”. Con TERRO(M)NIA, l’autore ha voluto celebrare non solo la generosità e la bellezza di un territorio, ma anche l’umanità e l’alacrità della sua gente: un popolo spesso mortificato dalle cronache e dalle mafie, ma che in realtà, storicamente, si è reso modello di laboriosità e, nella quotidianità e lontano dai riflettori, esempio di rettitudine. Il libro, presentato alla Fiera Internazionale di Torino nel 2015, è parte di un progetto più ampio, di cui fa parte anche “Una Nea-Polis sospesa”, il nuovo “romaggio” dello scrittore della Valle dell’Irno, attraverso il quale ha voluto mostrare, a partire dalla napoletanità, l’altro ‘vezzo’ dei meridionali: la solidarietà. Non a caso, i due libri sono legati al progetto “MeLo adotto”, finalizzato alla riforestazione di terre mortificate dalle mafie: “per fare un albero ci vuole un libro”, quindi parte del ricavato delle vendite sarà devoluto per sostenere la coltura dell’Annurca, piantando Meli – simbolo di conoscenza e libero arbitrio – in quei territori dove criminalità e incuria hanno seminato miseria e sofferenze, trasformandola da terra felix a terra di dolore. Nel corso della presentazione, saranno offerti assaggi di alcuni prodotti rappresentativi della Nostra Terra: dalla Falanghina “Selva Lacandona”, prodotta dall’ass. (R)esistenza anticamorra su un bene confiscato, alla genuinità dell’Annurca.
Una serata, quindi, quella del 17 per lasciarsi inebriare dalla bellezza e dalla generosità della nostra terra e della gente che la abita ancora con devozione e responsabilità. L’invito di Magliacano è quello di ritornare alla (propria) terra e di riappropriarsene, strappandola dalle “mani pulite” dei monopoli e restituirle alle mani sporche di fatica di quella parte di comunità onesta e laboriosa.
L’evento, inoltre, organizzato dall’Associazione Turistica Pro Loco Città di Solofra in collaborazione con ONAV, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino di Avellino e Salerno, si pone l’obiettivo di divulgare l’educazione degustativa del vino veicolata attraverso le giuste coniugazioni tra i prodotti eno-gastronomici della regione, la valorizzazione delle bellezze artistiche, culturali e naturalistiche del territorio. La manifestazione si svolgerà nelle serate di Sabato 16 e Domenica 17 Settembre nella suggestiva location del Complesso monumentale di Santa Chiara, dove i visitatori potranno intrattenersi in spettacoli musicali d’impronta Jazz, in banchi di degustazione dei vini delle oltre 40 cantine irpine e salernitane presenti, in prodotti gastronomici e caseari delle medesime province, in laboratori degustativi a cura dell’ ONAV e gustare i primi piatti garantiti dal servizio di ristorazione a cura dell’istituto Alberghiero Rossi-Doria di Avellino.
Ricordiamo, in conclusione, che Domenica 17 Settembre, alle 20.30, nell’ambito della IV edizione di INDIVINO che si terrà nel Complesso monumentale di Santa Chiara di Solofra, ci sarà la presentazione del Libro TERRO(M)NIA – Ritorno alla mia terra del prof. Gerardo Magliacano: un racconto di una rinascita possibile della Campania e dell’intero Mezzogiorno, attraverso la quale possa prosperare l’Italia e forse anche l’Europa. Un ritorno alla (propria) terra e alle comuni radici è l’inevitabile passo verso il futuro. Forse ci rimane davvero come ultima possibilità di progresso il prestare ascolto all’invito – memore di una sorta di religiosità benedettina – che Magliacano ci ha fatto recapitare dalle pagine di TERRO(M)NIA: «Cara Europa, SUD-ora et labora!»