Ogni sette anni in quel di Guardia Sanframondi, in provincia di Benevento, accade qualcosa di veramente speciale e che rasenta l’unicità. Gli uomini e le donne della comunità del paese e di molti della Valle Telesina si battono il petto fino a ferirsi in onore dell’Assunta.
Questo rituale avviene in pieno anonimato ed è accompagnato da dei quadri viventi che rappresentano delle scene bibliche o vite di santi. Il borgo sannita per una settimana diventa la scena che esalta l’identità del luogo e che rende gli abitanti fieri della loro identità. Durante la settimana i quattro rioni della cittadina si alternano in processioni dedicate una volta alla penitenza ed una volta al momento devozionale. Lo spirito con cui si vivono questi momenti ha dei tratti poetici, al di là del fatto che si va ad assistere ad un rito relegato al sangue, dove la fede ha il sopravvento sul pregiudizio e dove la festa, come amano definire i “riti settennali” i Guardiesi assume dei caratteri di devozione reale rivolto alla Madre Celeste. La presentazione presso il Pan di Napoli vuole essere un momento di condivisione del nostro progetto: “Ritualia” che va a mantenere vivo la memoria delle tradizioni; ricordo della Festa dell’Assunta e non solo per i sette anni a venire. “Essere coinvolta in un progetto del genere non può che essere motivo di gioia, perché siamo di fronte ad un momento particolarissimo che caratterizza la nostra tradizione” come ha dichiarato Rosanna De Cicco, anima e promotrice del presente progetto che ha dato vita a degli agreement con diverse istituzioni nell’ambito delle attività dell’Associazione B.R.I.O. Brillanti realtà in osservazione, impegnata nella ricerca e nella documentazione delle tradizioni popolari con particolare riferimento alle tematica dell’antropologia visiva. L’idea vedrà coinvolti alcuni tra i migliori fotografi operanti sul territorio campano, Gianluigi Gargiulo, Pasquale Palmieri e Michele Stanzione che opereranno sul campo durante i prossimi “riti”. Ogni anno, il tutto sarà coadiuvato e supportato nel tempo dall’Accademia di Belle Arti di Napoli e dai suoi studenti, che useranno una tematica artistica diversa al fine di produrre un risultato tale che vada oltre la mera descrizione per immagini, inoltre ogni anno ci sarà la realizzazione di un percorso artistico, connubio tra nuove generazioni e artisti acclamati, dove appunto si terrà vivo l’interesse a questo evento, e non solo. l’idea è quella di accompagnare con le nuove generazioni e le loro idee innovative artistiche i “RITI” al cammino del settimo anno… Le nuove generazioni, gli artisti storicizzati, tutti insieme ogni anno produrranno un percorso per tenere alta l’attenzione sulle antiche memorie… non solo riti ma arte e territorio, in un luogo dove ogni sette anni la sacralità gestuale, oramai di molti “Battenti”, si scontra con la morbosità di tanti.