Tre giorni di grandi spettacoli di danza, nella straordinaria cornice della Certosa di San Giacomo a Capri ad annunciarlo è il direttore artistico del premio Capri Danza International 2017 Luigi Ferrone. A partecipare agli spettacoli del 24, 25 e 26 Agosto i più grandi esponenti della danza internazionale, tra cui artisti, coreografi e giornalisti.
La Direzione del Premio Capri Danza International presenta dunque la sua V Edizione che si avvale del patrocinio e il sostegno della Regione Campania e del Comune di Capri.
Accanto ai prestigiosi eventi promossi dalla Regione, il “Capri Danza International” si aggiunge come importante appuntamento italiano e si conferma nel grande panorama tersicoreo mondiale. Le categorie premiate andranno dalla coreografia d’autore alla giovane promessa, dalla fotografia al giornalismo, fino ai Premi alla Carriera.
Nella prima serata di giovedì 24 Agosto presentata da Nunzia Schiavone andrà in scena l’operetta settecentesca, composta dal maestro Domenico Scarlatti, la “Dirindina”, intermezzo comico in due parti nell’opera “Amleto”- Libretto di Gerolamo Gigli (prima rappresentazione Roma al Teatro Capranica nel 1715), con la grande Orchestra Real Cappella di Napoli del Teatro di San Carlo. La “Dirindina” è considerata uno dei capolavori di Domenico Scarlatti, figlio del grande Alessandro, noto compositore della scuola napoletana del ‘700. Durante la serata presentata da Nunzia Schiavone verrà consegnato il Premio alla Carriera per l’Arte della lirica al regista maestro Riccardo Canessa ed il Premio alla Ricerca del 700 musicale Filippo Zigante.
Venerdì 25 Agosto sarà la volta della V Edizione del Premio Capri Danza International, presentato da Veronica Maya che vede come Madrina di eccezione la famosa étoile dell’Opéra di Paris Noëlla Pontois che riceverà il premio alla carriera: da sempre ricordata per la sua leggerezza, il suo eccezionale equilibrio, la sua grazia romantica e lo stile delicato. È stata spesso partner di Rudolf Nureyev eccellendo nel repertorio classico del Novecento ma creando anche nuovi ruoli come, tra gli altri, “Adagio e piccole variazioni” (1965), “Estasi” (1968), “Mobilità” (1976), “Descombey’s Jazz Suite” (1966), “Zyklus” (1966), “Flindt’s Jeux” (1973), “Alonso’s Pas de quatre” (1973), “Robbins’ Scherzo fantastique” (1974).
Numerosi gli ospiti sul palco premiati al valore: le stelle internazionali come Petra Conti e Eris Nezha del Boston Ballet, Alice Firenze e Mihail Sosnovschi dell’Opera di Vienna, Orazio di Bella dell’Hannover Ballet in Germania, Hektor Budlla e Noemi Arcangeli dell’Aterballetto, Francesco Mariottini accompagnato da Alessandra Tognoloni del Balletto di Monte Carlo; e ancora Emanuele Ferrentino, Sara Gison, Francesco Annarumma, Gabriele Esposito, Mattia Tortora premiati come migliori talenti emergenti. Il premio alla carriera andrà a Stephane Fournial Direttore del Corpo di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli e al coreografo milanese Davide Bombana. Premio al giornalismo per l’arte della danza andrà alla Direttrice del giornale web “DanzaEffebi” Francesca Bernabini, mentre alla fotografia sarà premiato Maurizio De Nisi. Ancora una volta una conferma della grande professionalità della direzione nel guardare con attenzione tutti gli aspetti dell’arte della danza, unita alla valorizzazione artistica e turistica del territorio campano.
Sabato 26 agosto per la serata finale andrà in scena il Don Chisciotte Suite presentata da Nunzia Schiavone, balletto in unico atto per le coreografie di Marius Petipa, sotto la rielaborazione attenta di Corona Paone: con Petra Conti nel ruolo di Kitri, Eris Nezha ètoile del Boston Ballet nel ruolo di Basilio; nel ruolo di Espada Emanuele Torre, nel ruolo di Mercedes Simona Mirarchi, le amiche saranno interpretate da Sara Gison e Rossella Gallo, mentre il Corpo di ballo sarà formato da Giusy Battista, Rosaria Avolio, Benedetta Comandini, Pia Tafuri, Eleonora Del Piano, Andrea De Felice, Giovanni Traetto, Mattia Tortora, Salvatore Esposito, Alfonso Donnarumma, Giuseppe Aquila, Crown Ballet Company. Il balletto Don Chisciotte è uno degli spettacoli di maggior successo del repertorio classico di tradizione; si ispira alle gesta del noto personaggio ideato dal celebre romanziere spagnolo Miguel de Cervantes agli inizi del 1600, Don Chisciotte della Mancia. Anche se esistono molti adattamenti del lavoro, la versione più celebre e acclamata è quella del coreografo Marius Petipa sulla musica di Ludwig Minkus, rappresentato per la prima volta il 14 dicembre 1869 dal Balletto del Bol’šoj.”Don Chisciotte” è uno dei rari balletti di tradizione del balletto classico che ha saputo coniugare un fatto culturale col virtuosismo tipico della danza classica e la vivace bellezza del folklore spagnolo. Questo balletto trova il suo vero successo nella simbiosi tra la tecnica virtuosistica della danza classica con lo stile delle danze popolari spagnole e zingare, a volte proposte in versione di ‘carattere’ come nella ‘Seguidillia’ e ‘Morena’, a volte invece in versione ‘classica’, come nel ‘Fandango’, ma senza nulla togliere alla ‘verve’ tipica e coinvolgente del suo Paese d’origine: la Spagna.
Ad arricchire il Premio, come ogni anno, vi saranno importanti eventi collaterali che mireranno a mettere in risalto gli impatti socioculturali delle performing arts; come lo testimonia la presenza – lo scorso anno – dell’Università Alma Mater di Bologna e di alcuni prestigiosi esponenti del suo corpo docente.