Tufo (AV) – Sempre più di sovente abbiamo dato impressione di essere un popolo, quello italiano, dalla memoria corta. Sembra che dimentichiamo molto facilmente il passato rincorrendo, affannosamente e faticosamente, un futuro che non solo non ci appartiene antropologicamente ma che non ci permette di crescere e di migliorare perché fino in fondo non abbiamo saputo metabolizzare il nostro percorso storico e culturale in tutte le sue più svariate e ricche sfaccettature ritenendolo poca cosa rispetto a gesta di grande memoria. Eppure, la voglia di voler ricordare, per riscattarsi, viene dal basso e sempre più forte da piccoli contesti territoriali dove la memoria storica ha necessità di essere rivalutata e degnamente collocata nei calendari dei grandi.
È il caso di Tufo, con le sue miniere di zolfo, che ha la necessità di rivendicare una storia gloriosa che ha saputo mettere anche alcune pietre miliari nella storia dei diritti delle donne nel mondo del lavoro in miniera. Sui giacimenti estrattivi di zolfo, il comitato MoviMenti Locali per Tufo e non solo, hanno istituito per l’8 agosto, giorno della tragedia di Marcinelle, la “Giornata della memoria dei Minatori nel mondo e per la dignità del lavoro”, ricordando che i volti non cambiano: le miniere di zolfo di Tufo, quelle di carbone del Belgio e le miniere di Coltan del Congo.
