di Michele Frascione (ex amministratore comunale di Bisaccia)
Il maestoso e storico Tiglio, in dialetto la Teglia, lo puoi incontrare a Bisaccia al centro della rustica e elegante piazza Convento. Un albero protetto, un ombrello di verde, una pagoda di religiosità, di oltre 200 anni di vita e continua. Unico in Irpinia e oltre. Prima era ancora più maestoso, poi alcuni anni fa si ammalò e intervennero esperti botanici, con interventi e appropriate medicine, nel cuore del tronco, rimane il buco dell’operazione chirurgica e per dove si somministrarono le medicine. Il tiglio si salvò, perse un po’ della sua maestosità, lasciò l’erede (non si sa mai) ad alcuni metri da se’, e che ora svetta fresco e promettente, prova a competere con la madre, per ora solo in altezza. Alcune panchine in ferro battuto per rilassarvi sotto la ombrosa chioma consentono di assaporare un ossigenato refrigerio nelle ore più calde della bella stagione. Ombra benevola, frescura e bellezza vigorosa e imponente, profumo soavemente penetrante. Ma dovremo dedicare ampia attenzione a questo splendido albero ed anche a quanto di vita che brulica nella sua chioma fluente. Alto 15-20 metri di altezza e un tronco che l’abbraccio congiunto di tre persone non possono contenere. Le radici sono lunghe e forti e si spingono in profondità, il fusto è dritto e discretamente massiccio, la corteccia liscia e grigiastra da giovane, col passare del tempo diventa più scura e ruvida e il tronco si fa più ampio. I tigli assomigliano ai Bisaccesi : Austeri e frugali, poco esigenti, poco inclini a prolungate esposizione alla luce, adatti a ogni ambiente, preferiscono suoli fertili e freschi. Poi lasciate la piazza, a sinistra verso il parcheggio, subito dopo virate a destra, scendete un po’, svoltate a sinistra e cominciate la passeggiata, (meglio se avete con voi un sacchetto, vi servirà), comincia un lungo filare continuo di tigli, di media grandezza fatti piantare alcuni anni fa da un solerte amministratore. Vi accompagneranno nel tour fino alla rotabile. Da fine giugno ai primi di settembre comincia la fioritura. E’ il momento indimenticabile dei tigli, della bellezza dei fiori a ciuffetti, ermafroditi, con pistillo e ovario, corolla e calice di 4-5 sepali e dal profumo diffuso, invadente, sconvolgente. Il consiglio è di accompagnarvi con la persona giusta, il tiglio è intrinsecamente romantico. Cogliere l’opportunità di una calma e piacevole conversazione di scoperta, osservando insieme le sue foglie a cuore e immergersi nel profumo odoroso che si spande nell’ aria, una passeggiata d’incanto e libertà, inebriatevi e sarà il vostro trofeo e trionfo dell’estate. Incoraggiatevi, ricordando che gli antichi Greci, avevano consacrato il tiglio ad Afrodite, simbolo di femminilità, chiamavano il tiglio “Filira” dal nome della ninfa che, si uni’ al dio Crono (che poi significa tempo). Raccogliete e conservate nel sacchetto mazzetti di fiori, non vi preoccupate se si aggiungono anche rametti e foglie, valgono lo stesso, ma attenzione a non disperdere il polline, non sapete che vi perdete. A casa mettete il tutto a seccare all’ombra, potete conservarli per l’inverno in un barattolo (lasciatelo aperto) per preparare una gradevole, facile da preparare, benefica tisana antistress, rilassante, anticatarrali, emollienti, anti spasma, vasodilatatrici e calmante. Ma la passeggiata non è finita. Continua lungo la strada con altri tigli, fino alla salita di Santa Veronica, continuate lungo la rotabile e subito a destra, preferibilmente se siete ancora in compagnia, fate una sosta nel parco, con una sola entrata, potete assaporare il tuffo nel verde, distesi al caldo delle panchine. Poi ritornate sulla rotabile, scendete, attraversate il ponte, dalla balconata date uno sguardo al panorama, sentirete il senso l’orrido per lo sconnesso panorama dalla geomorfologia “avvalangata”, un accumulo di sobbalzi sconnessi verso valle in un immenso cono rovesciato. Poi riprendetevi con una breve sosta in prossimità della statua di Padre Pio, i tigli sono nei dintorni in continuo filare, riprendete ancora a salire fino all’inizio di Piano Regolatore. Sul lato sinistro della rotabile sono anche là, ancora adolescenti, potete fare un confronto con la teglia di piazza Convento. Il solerte Amministratore ebbe cura all’inizio di farli sostenere da paletti contro le permanenti folate di vento, (lo stesso vento che ci fa girare le pale eoliche). Le piantine cosi’ sostenute hanno resistito e si sono ben radicate per profumare e adornare il viale in eterno.
Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Accetta
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.