Grottaminarda(AV)- Il Grotta sfata la maledizione del “Non c’è due senza tre”

0

Che emozioni può provare chi ha già calcato e sentito l’odore dell’erbetta del”Giraud”,stadio del glorioso Savoia di Torre Annunziata.  Eppure…Sono sempre le stesse perché, quando giochi a calcio le misure del campo sono uguali dappertutto. E nella cittadina ufitana anche il calore dei tifosi somiglia a tanti altri.Questo lo ha capito Mario Andres,che da ieri visto che ha firmato è ufficialmente un giocatore del Grotta. Che si presenta ai nastri di partenza con l’intenzione di assaltare il campionato di Promozione per accedere on Eccellenza. Con un paragone irriverente, i tifosi non se ne abbiano a male,il giallorossi di questi anni,che hanno perso due spareggi per passare di categoria, sembrano la Juventus delle due finali perse in Champion’s in tre anni. Quest’anno però, come per i bianconeri di Torino, forse ci siamo. Il Grotta vuole sfatare la maledizione del ” non c’è due senza tre”.E per questo ha acquistato gente di spessore, navigatori e che conosce questo campionato come le proprie tasche. Come Mario Andres:napoletano,  trentaquattro anni,un campionato vinto con la Mariglianese.  Ed un altro giocatore con la gloriosa casacca “blanca” delSavoia.Centrocampista centrale, dice:”Preferisco giocare a tre in mezzo al campo ma anche a due va bene”.Esperienza, tranquillità e grinta.”In questa categoria- aggiunge – ci vuole mentalità, cattiveria aldilà della tecnica,visto che l’ho vinta con la Mariglianese “. Mario, con un cognome così importante ed impegnativo, che ricorda il fuoriclasse del Barcellona e della Spagna  (anche se quello del blaugrana è proprio il nome,ndr),porterà in dote al Grotta tutto questo. Proprio giovedì ha firmato il contratto con la squadra del presidente Ianniciello. E lo aspettano al”Romano”,dove comincerà gli allenamenti. A settembre,Mario diventerà  padre. Un motivo in più per mettere più entusiasmo al Tratturo. Lui dice che di Iniesta ha solo il nome ma,come il capitano della Roja, è pelato. E per il momento ai tifosi,questo, può bastare.
Giancarlo Vitale.