Vesuvio in Fiamme: cenere sparsa in tutta la regione

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Vesuvio in Fiamme: cenere sparsa in tutta la regione

Lopa e Catapano (MNS): fenomeni dolosi provocati in modo scientifico e criminale una missiva per richiedere al ministro della Difesa l’intervento dell’esercito per garantire un maggiore controllo del territorio

Questa catena di incendi ha fatto molta impressione. C’e’ dietro qualche strategia di carattere speculativo. Gli incendi boschivi sono sempre di due nature: non c’e’ mai l’autocombustione, ma o c’e’ la distrazione colpevole di persone poco attente o imprudenti, o l’intento doloso di chi vuole distruggere la vegetazione magari per intenti speculativi. Intervenga l’esercito. Questo l’appello  dei Dirigenti Nazionali Rosario Lopa, componente del Dipartimento Nazionale Ambiente Territorio Turismo Agroalimentare, e Alfredo Catapano, componente del Dipartimento Commercio e Pmi del Movimento Nazionale per la Sovranità di Alemanno e Storace,  dopo i roghi delle ultime ore sul Vesuvio ed in altre zone della regione. Abbiamo deciso di presentare al Prefetto di Napoli, una missiva per richiedere al ministro della Difesa l’intervento dell’esercito per garantire un maggiore controllo del territorio. Non dobbiamo abbassare la guardia  quella contro gli incendi è una battaglia che richiede la collaborazione di tutti. Sappiamo benissimo che si tratta di fenomeni dolosi, provocati in modo scientifico e criminale per creare disagio e dobbiamo intervenire in tutti i modi per bloccare questi episodi al fine di tutelare il nostro territorio. Il patrimonio boschivo Vesuviano e di tutta la Campania,  già da diversi anni è interessato da incendi certamente di natura dolosa. Questa situazione   oltre a provocare un eccezionale depauperamento del patrimonio boschivo, causa ingenti danni anche al patrimonio strutturale. Gli sforzi sino a oggi compiuti non bastano a garantire la sicurezza se poi non si dispone di idonee risorse finanziarie e umane: a questo punto è opportuno l’intervento dell’esercito per un maggiore presidio del territorio. Grave l’assenza della città Metropolitana e della Regione.