Valorizzare e salvaguardare, un patrimonio di ambienti naturali, di cultura, di tradizioni, di centri storici e monumentali, nei Comuni di Monteverde, Lacedonia, Aquilonia, Bisaccia.
La Nota di Michele Frascione(Ex-Amministratore del Comune di Bisaccia).
Riceviamo e pubblichiamo.
I fondi Europei destinati alla “valorizzazione e salvaguardia di ambienti e sviluppo” messi a disposizione della Regione Campania, si dice oltre 8 milioni di euro, e da questa indirizzati a quattro Comuni (Aquilonia, Bisaccia, Lacedonia e Monteverde, attendono di riempire la scatola ancora ora vuota di contenuti, i quattro Comuni sono ancora delegati a riempirla. Prima che si perda anche questa opportunità e i fondi vadano, in altre aree della Campania o tra i Fondi Europei non spesi e, scaduti i termini, tornino da dove sono venuti.
Perché meravigliarsi che possa succedere? Sono tanti i Sud in Europa, non meno miseri di noi, abbandonati a loro stessi dalle politiche del “pareggio di bilancio”, “dell’austerità del rigore a tutti i costi”, di una Europa schiacciata sulle logiche del libero mercato e ferma al di qua di un progetto di vera Europa Politica.
Per spendere subito e bene bisogna sgombrare il campo dalle macerie di quello che si provato a chiamare “Contratto di lago”, portato al convegno al castello di Monteverde, tenutosi il 14 giugno, ora si deve farlo per chiudere con questa fase di polemica e passare ad altro.
Il rilancio dello “spettacolo di luci e acqua” sul bacino contenuto dalla diga di Monteverde che si svolgeva per 20 giorni all’anno, gestito da una fondazione privata, era, già nel 2015, stato annotato come insostenibile dall’Ente Acquedotto Pugliese, con la siccità alle porte che aumentava il bisogno di acqua che abbassava il livello della diga, si rendeva cioè quantomeno necessario assicurare la possibilità di tenere in piedi le fondamenta strutturali di base di ferro e cemento impilati nel bacino di acqua, che lago non è semmai è la confluenza di un fiume e di piu’, insieme a garantire ogni compatibilità ambientale.
Forse questa difficile garanzia e dubbia sicurezza, finiva per convincere la fondazione privata a smobilitare.
Per ripartire con nuove certezze e piede veloce serve anche qualche considerazione in piu’ sull’argomento. Ma perché una fondazione privata non avrebbe dovuto tentare di rilanciare lo stesso progetto di bell’ affare ad un livello molto più in alto, con la sopraggiunta manna dei fondi europei?
Una fondazione privata fa il suo mestiere e visto che lo spettacolo annuale di 20 giorni di “giochi di luci ed acqua” aveva ben abbagliato, perché non avrebbe dovuto puntare al cielo e coltivare la speranza “divina” cosi pensano ai loro affari i privati, ma quanto è grave quando questo viene alimentato da rappresentanti locali, e di piu’, alti livelli istituzionali, con il mito di cartone dell’attrattore necessario, il giocattolo estivo per questi pur splendidi territori? Ma c’è anche un altro punto chiave molto più importante di questo su cui una critica e un’autocritica di fondo preliminarmente va fatta da tutti.
E’ questa, detta senza infingimenti, papale, papale.
Quando una volta tanto si fa un convegno importante, lo si fa bene. Non si mette sopra le proprie intenzioni e sotto la coperta di un sol colore, e si nasconde dentro quanto già è stato deciso da ratificare, questo si chiama imbonire e quindi così si spiega la volontà di imporre il monologo della totalizzante, ampia, ma di un solo colore, direi a pensiero unico, presidenza. Ma anche nel monologo ben organizzato a dovere cosi dalla presidenza si apre una falla, forse non prevista, e se ne esce il vicesindaco di Lacedonia e riapre la questione della valorizzazione e della salvaguardia di quegli ambienti di “lago”, di biodiversità e di molti piu’ vasti ambienti includenti tanto di piu’ e su tutti i territori dei 4 Comuni. Polemica? Forse, ma, come si vede, la polemica argomentata e anche con cipiglio non è una bestemmia, quando serve, serve, rompe ma è levatrice. Cosi’ quella coperta si è dovuto provare a stracciarla anche con la polemica, e a colpi di “sciabolate”, tirate da lontane contro chiunque e in tutti i modi possibili, anche in forme irriverenti. Ora non si recrimini in alto loco regionale, la prevaricazione non veniva dal basso. Anche qui, il declino culturale è tanto e tuttavia c’è ancora gente rispettosa e di natura gentile, come nel suo diario di viaggio elettorale, scrisse un grande della cultura italiana, l’Alto Irpino Francesco De Sanctis. Ora non si recrimini in alto loco. In questi 4 comuni, si è stati capaci di vivere, movimenti sociali e politici di storia meridionale pari a quelli di Crotone, e guidati dallo spessore intellettuale e politico di quel Monteverdese e Sindaco di Lacedonia che tanti conoscono di nome Nicola Vella. (anche queste storie di ambienti culturali, si dovranno rappresentare nel parco di itinerari qui da costruire e da mostrare e… non solo e non solo l’ammuffito e il futile). E’ imparare che, quando si vuole far prevalere la imposizione e “si contano i numeri e non le idee e i pensieri” (come ci ricorda un Antico Saggio), la dialettica democratica viene inibita, e quindi si può fare solo guerriglia con i pochi mezzi che si hanno. Ora, fuori dalle reciproche polemiche espresse finora in forma diversa, si prenda atto e si vada avanti, serve riempire la scatola vuota con una vera e concreta proposta, da definire con le organizzazioni sociali e la partecipazione della popolazione, ascoltare e raccogliere opinioni, indicazioni utili e suggerimenti, discutere nei Consigli dei quattro Comuni e far giungere a unità un progetto di spesa dei fondi, sarebbe conveniente per tutti. Io dico che occorre definire il nostro parco di “valorizzazione e salvaguardia di ambienti e sviluppo”.
Qualche esempio buono lo si può trovare in giro nella vastissima enciclopedia di internet, facilmente si può partire a cercare e studiare un metodo e una idea guida e poi riempirla con i nostri contenuti.
Di esempio da cui partire ce ne sono in internet. Ne lascio qui qualcuno: Comuni del Parco/Parco Naturale Regionale Sirente -Velino.
http://www.parcosirentevelino.it/comuni.php