Petruro Irpino (AV) – E’ un’irpina, Jenny Capozzi ad assumere la presidenza dell’Associazione Nazionale “No vuol dire No”

Petruro Irpino – Cambio di guardia ai vertici di “No vuol dire No”: l’associazione nazionale no profit che promuove la lotta alla violenza sulle donne e sui minori.

È un’irpina ad assumerne la presidenza, Jenny Capozzi, già socia fondatrice e operante sul territorio nazionale nelle vesti di vice presidente nazionale fino a pochi giorni fa.
 Il cambio? Con la maestria di Giancarlo Perazzini che ne ha assunto la presidenza fin dalla nascita. Perazzini, scrittore e già presidente del Premio Bancarella unitamente all’ex Presidente della Camera Irene Pivetti (socia fondatrice e Presidente Onorario) consegnano nelle mani della giornalista e scrittrice Jenny Capozzi, un’associazione di promozione sociale e culturale fortemente voluta da un gruppo di persone, professioniste, impegnate in ambito culturale, sociale e imprenditoriale sparse in tutta Italia.
Dal Nord al Sud per promuovere la cultura del rispetto alla persona in quanto tale. A partire da Episcopia (PZ) la scrittrice e storica Elisa Conte, l’artista Franca Iannuzzi e gli imprenditori Francesco e Gimmi Calderaro, mentre a Firenze, rappresenta “No vuol dire No” l’imprenditrice Liana Mazzanti. Toscana (Massa Carrara) è anche l’artista, creativa della moda e colorista Maria Rita Vita, così come l’archeologo torinese, Monica Garruzzo Di Verona, invece, la psicologa Martina Savio. Giancarlo Perazzini, pur essendo nativo della Repubblica di San Marino vive da anni a Bagnone in provincia di Massa Carrara.
L’associazione, nacque dall’esigenza di raccontare la storia vera di Sara, che ha subito quarant’anni di violenza dalla bestialità di un uomo, raccontata nel libro denuncia di Giancarlo Perazzini, Omicidio dell’anima, per essere da monito a tutte quelle donne che subiscono violenze fisiche e psicologiche, combattere l’indifferenza e debellare l’omertà. “No vuol dire No” si è occupata e si occupa anche ed in particolare di violenza su minori. Il presidente Jenny Capozzi, infatti, riprende un vecchio progetto di qualche anno fa in programma dell’associazione e cioè quello di presentare una proposta di legge popolare che paragoni il reato di pedofilia a crimine contro l’umanità. D’intesa con il direttivo (vice presidente Perazzini, componenti: Monica Garruzzo, Irene Pivetti e Gioseph Izzo) è quello di coinvolgere personalità del mondo della politica, della cultura, del sociale, giuristi e soprattutto i cittadini (la cosiddetta società civile) affinché l’iniziativa sia una battaglia di conquista sociale e morale per il Paese.