La seconda semifinale play off ha riservato una grande sorpresa. Una sfilacciata Armani Milano ha dovuto per la seconda volta soccombere in casa al cospetto di una atletica Dolomiti Energia Trento. Ciò che era impensabile alla vigilia si è verificato. La corazzata meneghina è stata per due volte affondata in casa dei meno attrezzati trentini, che si proiettano con forza a giocare le finali scudetto di questo torneo. Tale situazione apre delle prospettive enormi alla Sidigas Avellino. Infatti la vittoria conquistata in laguna nella prima uscita degli irpini ipoteca il fattore campo dei lagunari. La squadra di Sacripanti si è dimostrata più tonica e concentrata rispetto agli avversari, sapendo mordere ed accelerare nei momenti giusti dell’incontro. Nonostante il rosters dei veneti è più profondo rispetto a quello dell’Avellino, le rotazioni di gioco hanno chiaramente premiato la Scandone. Infatti nessun uomo bianco rosso è riuscito a limitare la stazza fisica e l’agonismo del gigante Fesenko. Anche la doppia marcatura studiata dai lagunari per fermare le bocche di fuoco irpine da oltre l’arco è risultata poco efficace. La Scandone ha dimostrato sul campo una concentrazione tale da assicurare un controllo del match per buona parte dell’incontro. Una eventuale nuova vittoria in trasferta ipotecherebbe il passaggio del turno. Infatti il Pala del Mauro si annuncia un catino infuocato, avendo fatto registrare il tutto esaurito già nelle prime giornate di prevendita. Questo aprirebbe uno scenario impensabile qualche giorno fa. L’eventuale superamento del turno da parte di Trento assegnerebbe il fattore campo alla Sidigas nella finale scudetto, con tutto quello che ciò potrebbe significare in una serie che si preannuncerebbe sicuramente molto avvincente. A quel punto tutto potrebbe accadere, con la consapevolezza che quest’anno la squadra irpina ha una marcia in più che la rende temibilissima da parte degli avversari.