La partita giocata domenica sera a Trento è stata la cartina di tornasole di una squadra che va a disputare i play off con tanti dubbi sulla sua tenuta atletica. Infatti se ad attenuare la sconfitta vi è per la Sidigas la giustificazione di un reparto lunghi deficitario, per la contemporanea assenza di Cusin, Jones e Fesenko, con la necessità di snaturare la prestazione di Thomas in un atipico ruolo da quattro, bisogna anche tener presente la prestazione altalenante degli atleti a disposizione del mister durante l’incontro. I tre rookies hanno nuovamente dimostrato nel corso dell’incontro l’andamento discontinuo visto nell’intera stagione, con periodi di gioco caratterizzati da una elevata intensità agonistica e momenti di assoluta assenza dai giochi perimetrali e banali palle perse in fase di palleggio. Una caratteristica che dovrà essere necessariamente superata nella fase finale del torneo, in quanto elevare il livello di concentrazione dei tre americani potrebbe essere la chiave di volta di questa squadra. Per quanto riguarda invece i giocatori della vecchia guardia, sembrano ormai perfettamente recuperati sia in termini fisici che mentali. Monumentale a Trento è stata la prestazione di Marteen Leunen, sia per quanto riguarda l’intensità difensiva sia per la precisione dei tiri da oltre l’arco. Ottima anche la prestazione offerta da Ragland. Il recupero nel punteggio nel terzo quarto si è avuto proprio quando il play americano ha iniziato a giocare. La Sidigas ha la necessità di avere il suo play titolare in gran spolvero per cullare sogni di gloria. Da rimarcare anche la buona prova offerta da David Logan. Al di là di alcune giocate spettacolari, la guardia ha fornito una intensità di gioco tipica da pre play off. Infatti ha dimostrato una cattiveria agonistica che lascia ben sperare per la fase finale del torneo, soprattutto in fase difensiva, non lesinando pressing elevato sui portatori di palla avversari. Dunque da Trento, nonostante la sconfitta, si ritorna in Irpinia con qualche certezza in più e con la convinzione che questa squadra, recuperati tutti gli atleti a sua disposizione, può tranquillamente competere con chiunque vendendo cara la pelle soprattutto nelle partite che si giocheranno nel catino del Pala del Mauro.