Grottaminarda – La Fratta, il polmone verde della cittadina ufitana, da tanti anni al centro della discussione, e delle polemiche, che si fanno da queste parti.
Quello splendido anfratto, che ancora oggi si può ammirare dall’alto del centro storico, sarà oggetto di studio, domani all’Università “Federico II ” DI Napoli. Se ne interesserà il laboratorio della facoltà di architettura, per il corso di laurea in Scienze dell’architettura. La relazione centrale sarà quella che riguarda i progetti e le visioni per il borgo della Fratta. La coordinatrice è Adelina Picone, ricercatrice presso l’ateneo partenopeo, che ha avuto questa idea anche grazie al fatto di essere originaria di Grottaminarda.
Importante e interessante sarà, quindi, riuscire a trovare, attraverso la discussione, le strategie di “riattivazione” della Fratta, in questo momento abbandonata, e quali potrebbero essere le ” ipotesi di utilizzo, valorizzazione, riconquista di centralità urbana a partire dalle tracce di memoria di cui è espressione ancora viva, pensando ad un recupero intorno all’architettura, all’arte e alla cultura “. Il corso, coordinato dalla Picone, che è anche una delle due docenti, insieme a Maria Rigillo sarà un momento importante per portare alla luce tanti centri storici abbandonati, come la Fratta appunto.
Adelina Picone aggiunge che, per quanto riguarda l’incontro di domani mattina, previsto per le ore 11, con ospite il geologo Ciriaco Basso, che parlerà del sottosuolo del centro storico di Grottaminarda, “si tratta di una lezione all’interno del mio corso di progettazione che, quest’anno, ha per area progetto proprio la Fratta”. Giancarlo Vitale.
