Grottaminarda (Av) – Braccio di ferro tra Uva e Lanza sulla gestione comunale della manutenzione

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Grottaminarda (Av) –  Braccio di ferro tra Uva e Lanza sulla gestione comunale della manutenzione

Grottaminarda – Prima o poi doveva accadere. E, infatti, è avvenuto. Al Comune della cittadina ufitana si litiga per le competenze che ognuno ha per intervenire a risolvere le cose che riguardano i cittadini.

Ed è questo il caso del diverbio, portato avanti a forza di carte intestate, tra il vicesindaco Lucio Lanza e il responsabile della manutenzione dei beni demaniali e patrimoniali, architetto Rocco Uva. In due giorni di botta e risposta, si cerca adesso una soluzione al problema. Una precedente riunione di giunta, aveva votato che l’incarico di sorvegliare lo stato delle strade cittadine e di campagna fosse esclusivamente di Uva.  Il quale, “a seguito di quanto concordato con il sindaco” disponeva di far lavorare la squadra manutenzione per lo spazzamento delle strade, il ripristino stradale di alcune zone e per la pavimentazione dell’alloggio per gli anziani.
Il vice sindaco di Grottaminarda, subito rispondeva con un’altra lettera protocollata indirizzata alla dirigente del terzo settore, architetto Angela Di Minico, scriveva che “gli ordini di servizio indirizzati agli operai devono essere firmati dal responsabile Di Minico e vistati dal sottoscritto, in considerazione del fatto che l’indirizzo spetta esclusivamente alla pubblica amministrazione”. Non la pensa così, invece, Uva che, anzi, rincarava la dose. E si trovava, perciò, “costretto” a intervenire sull’argomento. Ci troveremmo di fronte ad una anomalia perché”è consuetudine che un amministratore comunale ha la diretta gestione della squadra manutenzione prevaricando le disposizioni dell’ufficio”.
L’architetto scrive che, inoltre, gli operai, devono “eseguire ordini impartiti con minaccia di rescissione del contratto di lavoro”. Tutto avverrebbe”in spregio delle più elementari norme di sicurezza, il vicesindaco arbitrariamente si è messo alla guida di mezzi comunali , esponendo i passanti a seri pericoli, ha costretto gli operai a eseguire lavorazioni pericolose ignorando le minime misure di sicurezza per operai e circolazione stradale”. Il Comune ha dovuto risarcire automezzi in transito. Ancora il responsabile della manutenzione scrive che Lanza”si arroga il diritto di disporre di uomini e mezzi comunali a suo insindacabile operato ritenendosi deus ex machina della vita della cittadina”. Uva aggiunge, poi, che il vicesindaco” confonde di fatto il dovere con il voto di scambio”perché” sosteneva che il sottoscritto per poter espletare correttamente il proprio lavoro avrebbe dovuto prima candidarsi, poi essere eletto e poter decidere poiché l’amico doveva farselo direttamente lui e non il dipendente”. Parole,e accuse, forti. La vicenda sembra, perciò,non finire qui.