Chianche (AV) – “No a qualsiasi tipo di confronto fino a quando il sindaco Grillo non ratifica in Consiglio comunale l’adesione alla manifestazione d’interesse bandita dalla Regione Campania lo scorso anno a cui diede la disponibilità per la realizzazione di un impianto di biodigestione anaerobica della frazione organica di rifiuti nell’are Pip”. È quanto precisato dal capogruppo all’opposizione del Comune di Chianche, Corrado Cecere, che sull’insistenza della stampa locale ad invitarlo in un dibattito politico con il Sindaco uscente, ha espresso tutta la sua contrarietà a discutere di cose che non hanno un fondamento.
“Ad oggi – commenta Cecere – noi non abbiamo ancora avuto il piacere di leggere gli atti ufficiali che oltre ad esserci dovuti per legge, devono essere, ratificati dal Consiglio comunale che nel caso di Chianche, in funzione della vecchia legge elettorale, non ha Giunta e quindi tutte le decisioni di gestione della cosa pubblica devono essere approvate in Assise. Quella di Carlo Grillo è stata è stata una decisione del tutto personale – continua il capogruppo all’opposizione di Nuovi Orizzonti per Chianche – e non vi è certezza che la maggioranza, che ha a cuore la salute dei propri figli, sia in pieno accodo con questa scelta scellerata del Sindaco. Inoltre, non ci è stato concesso di studiare fino a fondo gli atti presentati alla Regione: molte incongruenze, tante perplessità. Ciò che è uscito sulla stampa e per sentito dire sono tutte “chiacchiere” da strada, ma di concreto su cui si può discutere non abbiamo nulla se non una Delibera di Giunta Regionale che sembra aver accolto la proposta di Chianche ad un’ipotetica centrale di riciclaggio dell’umido ”.
Ed ancora. Il consigliere Corrado Cecere si spinge oltre e afferma. “La mia richiesta di visionare la documentazione presentata alla Regione Campania risale al 23 ottobre 2016, quando ad una nostra interrogazione in Consiglio Comunale sul motivo della disponibilità dell’area Pip (che il Sindaco aveva concesso all’insaputa del Consiglio comunale e dei cittadini tutti) fummo costretti, per protesta, ad abbandonare l’aula. Un atto che mi spetta per legge completamente disatteso, mentre, ancora oggi attendiamo la convocazione di un Consiglio comunale, più volte richiesto, ma mani convocato su questo argomento. Il sottoscritto avrà un confronto con il Sindaco solo quando le carte, il progetto, la fattibilità ambientale, e quant’altro sia stato presentato agli Organi regionali, sarà tra le mie mani e quelle dei cittadini di Chianche: tutto nero su bianco. Un confronto serio si può avere solo nel momento in cui si sia ristabilita la sacra istituzionalità di procedere nella gestione della Cosa Pubblica nel rispetto delle norme democratiche e legislative ancora vigenti nel nostro Paese”.
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