Petruro Irpino (AV) – L’impianto di biodigestione nell’area Pip di Chianche si farà. A sentenziarlo la Delibera di Giunta Regionale numero 123 del 07 marzo 2017 e pubblicata sul Burc numero 22 del 13 marzo 2017. La Regione Campania, quindi, contravvenendo a qualsiasi richiesta, formale, con delibere di Consiglio Comunale dei Sindaci dell’areale (sia Irpina quanto Sannita, di opporsi per una serie di ragioni oggettive sancite dalla legge e da studi di fattibilità), conferma la disponibilità e la proposta “individuale” del Sindaco di Chianche, Carlo Grillo, a realizzare una centrale di riciclaggio dell’umido capace di elaborare 24mila tonnellate l’anno. Una potenzialità, lievitata, a margine dell’estromissione della provincia di Benevento sul cui territorio non sarà realizzato nessun impianto e che per capacità di “raccolta rifiuti” si pone al terzo posto in Campania.
Un metodo, decisionale, che poco garba agli amministratori della Valle del Sabato, che lo ritengono poco corretto. Secondo i Sindaci la Regione dovrebbe dimostrare che non c’è impatto ambientale; stabilire il ristoro; che gli studi di fattibilità eseguiti su aree viciniori siano poco attendibili; e, non per ultimo, in base a che “deroghe” viene dato il via libera alla realizzazione dell’impianto di biodigestione quando stride e non tiene conto di una serie di impedimenti legislativi regionali, nazionali e comunitari che fanno di quel luogo un sito improponibile alla realizzazione di qualsiasi impianto di trasformazione rifiuti, a partire dai vincoli idrogeologici, a quelli ambientali e paesaggistici per finire ad una serie di progetti già in atto che vede tutta la Valle del Sabato protagonista nello sviluppo turistico, storico, archeologico e ambientale nonché quelli legati alla produzione del Greco di Tufo DocG i cui vigneti distano a pochi metri dall’area destinata alla realizzazione del bodigestore.
Un decisione che mette in allarme sia Amministratori quanto i cittadini rendendo sempre più pressante la domanda: che ne sarà della nostra terra? Quale scempio ambientale? Ma, soprattutto, quale costo dovremmo pagare? Il rischio alla salute, sicuramente! Anche perché, i problemi di quell’area sono vecchi e oggetto, nel passato, di varie inchieste tra cui Chernobyl, Madre Terra 1 e Madre Terra 2. Intanto, i Sindaci della Valle del Sabato, si riuniscono in incontri straordinari per decidere le azioni da intraprendere per contrastare la decisione della Regione Campania.
La delibera e gli allegati (l’oggetto dell’atto è: Oggetto dell’Atto: PROGRAMMAZIONE INTERVENTI DI REALIZZAZIONE IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DELLA FRAZIONE ORGANICA A VALERE SULLE RISORSE FSC 2014/2020 – SETTORE AMBIENTE – INTERVENTO STRATEGICO “IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLA FRAZIONE ORGANICA, DA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI SPECIALI E LIQUIDI”) sono disponibili sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania online all’indirizzo: http://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/publicContent/home/index.iface
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