Salerno – Una giornata di studio e musica quella che oggi si trascorrerà tra il Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci” di Salerno e il teatro Augusteo, per celebrare il centenario della nascita del M° Francesco Florio, fondatore della I Cattedra di Sassofono d’Italia.La giornata celebrativa principierà con una masterclass sulla “Storia del sassofono in Italia”, che si svolgerà nella sala concerti del Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci” di Salerno alle ore 11,30, con l’intervento di Mario Marzi, autore di un libro definitivo sul sassofono, pubblicato dalla Zecchini editori, di Lauro De Gennaro, docente di sassofono e referente di questo progetto del Dipartimento di Musica per fiati, in cui dedica un intero capitolo al M° Francesco Florio e alla nascita del suo magistero qui a Salerno,Imma Battista, direttore del conservatorio Martucci e Antonio Florio sassofonista e figlio di Francesco Florio, coordinati da Olga Chieffi. Un seminario aperto a tutti gli allievi delle scuole ad indirizzo musicale che riceveranno un attestato da poter inserire nel curriculum artistico. Alle ore 20,30, l’appuntamento è sul palcoscenico di un teatro, l’Augusteo, per far musica. Un concerto voluto dal Conservatorio, dall’amministrazione comunale che ha concesso il teatro, che vede l’organizzazione del CTA di Gianluca Mastrovito e dello staff dei Concerti d’Estate di Villa Guariglia di Antonia Willburger e il contributo dell’Ance Aies, presieduto da Vincenzo Russo e di Etè Salerno di Carmine De Regno.
Il concerto, adingresso per inviti da ritirare presso l’Info Point della Galleria Capitol e al botteghino del teatro il giorno stesso della manifestazione, verrà inaugurato dall’omaggio del compositore Paolo Carlomè e dell’ensemble formato dai docenti di sassofono dei conservatori italiani, al loro “padre” ideale, con “The WolvesBreath”, una pagina composta per l’occasione, che verrà eseguita in prima assoluta, dove sono presenti i sax di maggior uso, dal sopranino al basso, interpretato da Francesco Salime Sax Sopranino, Domenico Di Biase, Vito Soranno, Sax Soprano, Lauro De Gennaro, Luigi Grisolia, Fabio Sammarco, Sax Alto, Nicola Cassese, Giuseppe Fiumara, Nunzio Locantore Sax Tenore, Antonello Carrafelli, Giovanni D’Ambrosio Sax Baritono, Paolo Rigliari Sax Basso. Seguirà il Petit Quatuor pour Saxophones di Jean Françaix, eseguito dal quartetto Guernica, formato dalle prime parti dei sassofoni della Banda Musicale dell’Aeronautica Militare Domenico Di Biase Sax Soprano, Sebastiano Ventriglia Sax Alto, Giuseppe Fiumara Sax Tenore, Antonello Carrafelli Sax Baritono.
Il secondo tempo intende evocare la Salerno del primo dopoguerra, con l’avvento dello swing e alla ribalta ci sarà la Big Band Swingtime diretta da Antonio Florio, con aisassofoni Giuseppe Plaitano(Alto e cl.) Francesco Florio(Alto)Maurizio Saccone(Ten.) Umberto Aucone (Ten.) Nicola Rando (Bar.), allatromba Gianfranco Campagnoli, Mauro Seraponte, Nicola Coppola, Antonio Baldino, al trombone Alessandro Tedesco Raffaele Carotenuto Umberto Vassallo, al piano AntonioPerna, al double bass AntonelloBuonocore e allabatteriaDomenico De Marco.
La formazione, in prima battuta avrà quali ospiti, il sax soprano di Mario Marzi, impegnato in “Etude for Franca” di Gerry Mulligan e il sax alto di Sebastiano Ventriglia, protagonista di “Tango Club” di Roberto Molinelli. Quindi un passo indietro nella Salerno del 1946, sulle note di un portrait di Glenn Miller,“Serenade in Blue” e “Harlem Nocturne”, cavalli di battaglia dell’Orchestra di Luigi Francavilla che si esibiva nella ballroomTersicore, di cui il primo alto era Franco Florio, unitamente al jazz dei suoi dintorni, a cominciare da Duke Ellington, che vedremo tratteggiato in pagine che hanno scritto la storia di questo genere, quali “ItDon’tmean a Thingifain’tgotthat Swing”, pezzo che ha dato appunto il nome a questo periodo, Mood Indigo, o “The Star Crossed lovers”, da SuchSweet Thunder, l’album ellingtoniano ispirato dalle opere di William Shakespeare, una delle ballade più sensuali della storia del jazz dedicata agli amori di Antonio e Cleopatra, un omaggio all’inimitabile suono di Johnny Hodges. Finissima la scelta del direttore artistico Olga Chieffi, la qua ha commissionato all’ orchestra l’ouverture e le tre danze dalla Nutcracker Suite di Ellington-Strayhorn-Tciaikovsky, nell’arrangiamento originale di Strayhorn, mai eseguita a Salerno nell’arrangiamento originale, latore di quell’effetto Ellington che trasforma le ance in veri e propri archi, canone ideale del suono del sassofono, come lo intendeva Franco Florio, il cui suono inciso su di un vecchio nastro, aprirà il concerto con uno stralcio della Fantaisie Pastorale Hongroise op.26 di Albert Franz Doppler, per flauto e orchestra.
Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Accetta
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.