Era stata rinviata al 23 febbraio la norma ammazza lupi, il governo e il ministro dell ’ ambiente Gian Luca Galletti avevano deciso di prendere tempo su un piano che non li aveva ancora convinti del tutto. Il punto su cui si erano riunite tutte le proteste degli amministratori e animalisti era quello che riguardava l’abbattimento del lupo fino al 5% della popolazione censita, una norma che avrebbe rivisto l’apertura della caccia al lupo che in Italia era stata chiusa dal 1971.
Arrabbiatissimo Emilio Mauro Merola, responsabile della L.I.D.A. e L.A.C. di Avellino per questa norma che ha scatenato anche l’ira del Partito animalista europeo “ Una norma vergognosa – dichiara – perché pare che non non preveda soltanto l’abbattimento dei lupi e degli ibridi vaganti, ma anche l’eutanasia dei cani dopo un lungo periodo di mantenimento nei canili e l’uccisione diretta dei cani vaganti. Se cosi’ fosse , sarebbe una pratica che a mio avviso rappresenta una forma di inciviltà incredibile, significa tornare indietro anni luce “.
Il caso ha suscitato anche l’ira del Partito Animalista Europeo , il cui presidente Stefano Fuccelli ha organizzato un incontro davanti al palazzo in cui si è tenuta la Conferenza Stato Regioni , dove ha dichiarato quanto segue : “ Con il pretesto dei lupi il Governo vuole risolvere in modo drastico e drammatico il problema del randagismo introducendo il modello delle Perreras spagnole. Ritornerà ad essere legale la soppressione tramite eutanasia dei cani detenuti nei canili e l’abbattimento dei cani vaganti ad opera dei cacciatori, riportando la civiltà indietro di trent’anni”.
Sit in che Il Ministro dell’Ambiente Galletti e Questura avevano bloccato ed impedito ai manifestanti di esprimere pacificamente per chiedere lo stralcio dell’abbattimento degli animali. Abbattimento che era stato negato dallo stesso ministro che aveva affermato che “l’eutanasia nei canili è solo l’ultima bugia sul Piano per la salvaguardia del Lupo”.
Fuccelli spiega allora che è bene ricordare al ministro che : “Il Piano della conservazione e gestione del Lupo ( gennaio 2017) recita Parte III.2. azioni per prevenire la presenza di cani vaganti e l’ibridazione Lupo-Cane.La presenza diffusa di cani vaganti (padronali non controllati, randagi e inselvatichiti) rappresenta una delle principali minacce per la conservazione del lupo per diversi motivi ed il controllo di tale fenomeno è quindi una delle priorità di azione. La mancata applicazione della L. 281/91 in termini di controllo dei cani con padrone, uso dell’anagrafe canina e gestione dei cani catturati ha esacerbato le situazioni negli ambiti rurali e richiede una seria riflessione sulle cause e conseguenze del sostanziale fallimento delle norme”.
Giovedì 23 febbraio , dunque , voto saltato.
Non si sa ancora quando il ministro Gian Luca Galletti e i presidenti delle Regioni si incontreranno nuovamente per discutere il Piano.
Una cosa è certa “ Gli animalisti continueranno a vigilare insieme al Partito Animalista Europeo affinchè la norma venga stralciata e non si permetterà mai di reintrodurre l’ eutanasia nei canili, o che i cani vaganti possano essere sparati senza alcun controllo.