Fotografare la storia e ripercorrere le immagini impresse nei fotogrammi della memoria per riscoprire le nostre origini: una selezione di dodici immagini, intervallate da testi poetici, tutto contenuto nel calendario del 2017 che l’associazione “Agorà” di Gesualdo ha promosso, con il patrocinio del Comune. La storia di una comunità, di un territorio è rappresentata dalle foto di Aldo Marrone, immagini che permettono di fare un viaggio nella memoria. Per alcuni queste foto possono rappresentare solo scatti artistici ma per gli abitanti del paese “ritratto” hanno un valore affettivo inestimabile, perché ritraggono, insieme ai testi poetici, con i quali s’intrecciano, tante storie di vita quotidiana di Gesualdo. Espressioni culturali che ci riportano a rivivere tradizioni autentiche e forti, che nella loro semplicità non vanno dimenticate ma recuperate e trasmesse ai nostri figli. Esse costituiscono una “memoria storica” all’interno della quale s’intessono eventi, storie, passioni che hanno reso una comunità vera, che cerca di ritrovarsi in un’identità mai perduta, ma solo appannata dallo scorrere del tempo e delle vicissitudini quotidiane. Accanto alle immagini, poesie di grandi personalità legate per passioni o ricordi al borgo irpino e i testi di alcuni madrigali che Carlo Gesualdo compose proprio qui nel suo castello. Il calendario, con le sue foto e le sue poesie, offre un viaggio retrospettivo, perché ci riporta a momenti di un passato non molto lontano ma così diverso che fa rivivere nei cuori dei Gesualdini, che sono fuori per lavoro, ricordi cari riportando nelle loro menti periodi di cambiamenti sociali, culturali ed economici. Immagini di una vita e una cultura di una comunità che ha visto partire, negli anni ’50 – ’60, tanti figli in cerca di lavoro e condizioni di vita migliori, ma che non hanno dimenticato le loro radici e le loro origini. Nelle immagini utilizzate per il calendario, ritroviamo una realtà il cui passato e presente s’incontrano creando forti suggestioni. Nel calendario convive la storia degli antichi fasti che il nostro paese ha vissuto, rappresentata dal castello di Carlo Gesualdo, dai suoi madrigali, dai palazzi nobiliari e quella data dal contesto ambientale urbano, il lavoro artigianale, la vita dei campi, di paese, con le sue tradizioni popolari. Foto espressive in cui le trasformazioni avvenute sul territorio riescono a convivere con le vecchie tradizioni: contrasti che evidenziano la complessità di un mondo rurale, non più chiuso ma aperto ai nuovi cambiamenti culturali. Immagini che raccontano la vita che i nostri padri hanno saputo costruire, non senza sacrifici: testimonianze delle nostre radici. Immagini di grande impatto, che il fotografo ha donato all’associazione Agorá, dopo l’esperienza dello scorso anno quando, i suoi scatti del borgo di Gesualdo furono inviati al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e contribuirono ad ottenere l’alto patronato in occasione della riapertura del Castello al pubblico. L’intento dell’associazione Agorá onlus sta nella raccolta fondi volta al sostegno delle sue attività rivolte principalmente allo sviluppo della creatività dei ragazzi attraverso la conoscenza del territorio irpino e la riscoperta di valori e di tradizioni locali.