Australia: ImbrianiNonMollare nella terra dei canguri

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Il Capitano, il nostro Capitano, domani avrebbe compiuto 41 anni. Sono passati già quattro anni da quel 15 febbraio del 2013 quando Carmelo Imbriani ci ha lasciato, il vuoto non sarà mai colmato, così come il suo ricordo non verrà mai sbiadito. I suoi tifosi e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere questo ragazzo che da San Giovanni di Ceppaloni, inseguendo un sogno, era riuscito a giocare sui campi della serie A e, negli ultimi tempi, ad allenare il suo Benevento, non l’hanno mai dimenticato. Basti pensare che, quando lo scorso anno, il Benevento ha approdato, per la prima volta nella sua storia in serie B, un grandissimo manifesto è apparso sia allo stadio che fuori. Segno che il suo ricordo è sempre qui con noi. A tenere vivo il suo ricordo è il fratello Gianpaolo, che da qualche anno, gira il mondo al motto di “ImbrianiNonMollare”, frase apparsa su alcuni striscioni che alcune tifoserie contrarie gli avevano dedicato durante i giorni della malattia. Il più delle volte Gianpaolo macina chilometri e chilometri a piedi o con passaggi di fortuna, per raccontare la storia di suo fratello e per far conoscere l’associazione che si occupa di diffondere nel mondo i valori di lealtà sportiva e di antirazzismo che hanno contraddistinto Carmelo. L’ultimo viaggio l’ha fatto in Australia, nella terra dei canguri e dei koala, dove ha percorso 15 chilometri a piedi e ben 17254 in autostop, e passo dopo passo, parlando e pensando a quel fratello così speciale nella sua semplicità.