Irpinia – per il secondo anno consecutivo e per la seconda volta in poche settimane, la provincia di Avellino ha dimenticato di spazzare la neve, in un tratto nevralgico su una delle arterie principali che collegano l’Alta Irpinia alla Valle Ufita: la Sp 38, che collega Frigento Gesualdo ed altri comuni limitrofi al comune di Sturno.
A mattinata inoltrata, anche l’altra bretella, la strada statale 303 che collega la popolosa frazione Pagliara del comune di Frigento al comune di Sturno era letteralmente innevata.
Nemmeno una striscia di asfalto era visibile lungo il tortuoso tratto che presentava in più punti grosse lastre di ghiaccio e questa volta grazie all’assenza dell’ANAS.
Diversi i momenti di panico vissuti dagli automobilisti costretti a formare lunghe file o addirittura a finire fuori strada, a causa della mancata manutenzione dei mezzi provinciali. Eppure, nella giornata di ieri, il Presidente della Provincia di Avellino Domenico Gambacorta aveva annunciato con un comunicato stampa l’allestimento di una task force della provincia con uomini e mezzi pronti ad evitare disagi, problemi e rischi, intervenendo con tempestività sulle problematiche eventualmente riscontrate. Ma anche questa volta la strada provinciale, evidentemente, è scomparsa dai navigatori.
Sulla vicenda è intervenuto il Coordinatore provinciale di “Noi Con Salvini” Massimiliano Finamore: “Non è la prima volta che la Provincia di Avellino non rispetta gli impegni presi. Grandi proclami sull’emergenza neve che suonano come grandi bluff. Tanti paesi come Zungoli ed Andretta sono rimasti paralizzati per giorni e importanti arterie di collegamento di competenza della provincia, completamente abbandonate. E’ una situazione allucinante – continua Finamore– dove si evidenzia la strafottenza e la prevaricazione delle istituzioni che, invece, dovrebbero essere i primi enti territoriali a preoccuparsi e ad occuparsi della salvaguardia dei cittadini mettendo in sicurezza le strade e rispettando i piani di intervento secondo una logica ed una razionalità e non secondo altri “bizzarri” criteri.