“Che stamattina abbiamo festeggiato, all’ex Irisbus, con gli operai, non vuol dire tirare i remi in barca. Anzi dovremo spingere di più”. Così dice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti che, dopo aver visitato lo stabilimento di Flumeri è arrivato nella cittadina ufitana, dove in mattinata ha incontrato i sindaci della valle e di tutto il comprensorio. Insieme ai rappresentanti dell’alta Irpinia.
A Palazzo Portoghesi, invitato dal primo cittadino di Grottaminarda, Angelo Cobino, e dall’Unione Terre dell’Ufita, il sottosegretario li ha ascoltati, in una specie di question time. Che non è stato richiedere finanziamenti, o almeno non solo quello, ma far capire al Governo che lo sviluppo di questa parte dell’Irpinia non può più attendere. Una ventina di sindaci hanno mostrato le proprie ragioni, e le difficoltà che quotidiane che incontrano. Ma, adesso, è il momento di voltare pagina.”Di grandi sfide- come ha detto Rosanna Repole, sindaco di S.Angelo dei Lombardi- dove ci sono eccellenze rimaste, come Ema, Ferrero e tante altre. Ma anche cose che non funzionano e che hanno bisogno di essere rilanciate”. Progetti pilota, aree da rilanciare, industrializzazione. Come ha sottolineato il sindaco di Bonito, Giuseppe De Pasquale.”In realtà- aggiunge-non riusciamo mai a cogliere il senso. Dovremmo dare luogo ad un patto di sviluppo, come hanno fatto altrove. Mettere tutto insieme e fare un progetto che crea infrastrutture necessarie”. All’incontro erano presenti anche l’onorevole Valentina Paris, Domenico Arcuri, ad di Invitalia, Domenico Arcuri, e il neo eletto presidente della Confindustria di Avellino, Pino Bruno, il quale si è soffermato sul miglioramento dell’economia, attraverso le infrastrutture. Altri sindaci hanno parlato di un bene prezioso, l’acqua, di viticoltura, l’agricoltura, che possono rappresentare il vero progresso di questa valle. Di territorio che può rilanciarsi con il turismo ha parlato il sindaco di Villamaina, Stefania Di Cecilia.”Una peculiarità del nostro territorio, come la natura e la cultura.I fondi, però, vengono distribuiti in maniera disorganizzata, senza avere un progetto unico”.
Interviene,sul”miracolo”dell’Irisbus, il sindaco flumerese Angelo Lanza. Per il quale la visita di De Vincenti è stata”importante e determinante, così come negli incontri precedenti al Mise”. E si augura che”i governi nazionale e regionale facciano un passo in avanti attraverso lo stanziamento dei fondi necessari all’I.I.A. per ripartire anche con le diverse industrie dell’indotto”. Questo incontro è stato voluto anche dall’onorevole Luigi Famiglietti che era presenta così come il presidente della Provincia, sindaco di Ariano, Domenico Gambacorta e il presidente dell’Alto Calore Lello De Stefano. Quest’ultimo ha sottolineato come” abbiamo la necessità di far sapere che nelle otto aree industriali bisogna rilanciare ed attrarre investimenti, di persone che lavorano nella produzione, nella ricerca e nello sviluppo. E che i giovani non vadano più via”. Oggi, rispetto ad altre generazioni, per i giovani si fa più difficile” perché il lavoro non se lo devono cercare o trovare ma inventarselo-dice l’ad di Invitalia, Arcuri -.Non bastano più le iniziative individuali, sviluppi locali con dimensioni microscopiche spiegano il divario del sud con altre realtà. Allora sostegni mirati che fanno da propulsori”. In Irpinia ci sono”luoghi produttivi,realizzati con incentivi pubblici, investiti da cittadini italiani. Doppio sarà il nostro impegno per impedire che finiscano”. Tempi lunghi per i finanziamenti, vitali per i Comuni:anche questo è un aspetto delle lungaggini burocratiche.” Ogni volta che viene qualche rappresentante del Governo, lo salutiamo come un fatto storico. Vuol dire bisogno, di questo territorio, di avere degli interlocutori che ci guardano altrimenti faremmo come per la Lioni-Grottaminarda, che nata nel 1976 è ancora lì”. Così dice il sindaco di Mirabella, Franco Capone, che aggiunge”se dovesse succedere così anche per la ferrovia meglio fare la valigia di cartone e andare altrove”.sanità, giustizia e servizi, per Capone la crisi di questo territorio”è tripla”. Chiede che”il Governo ci dia un piano perché siamo, come sindaci, alla canna del gas”.Non un grido d’allarme”ma una necessità:lavorare su termini e dati precisi”. Tempi certi su stazione logistica, ferrovia, Lioni-Grottaminarda. Per Famiglietti si rende “possibile, a questo punto, ipotizzare un patto per l’Irpinia e, in particolare, per questa zona mettendo insieme infrastrutture e attività produttive che ci sono e potrebbero esserci in futuro”. “Occasione giusta per prendere consapevolezza maggiore dei problemi delle comunità locali- esordisce Claudio De Vincenti – che vanno, capiti, affrontati e che soprattutto meritano risposta”. Per il sottosegretario, dopo i problemi ascoltati ”bisogna fare in modo che i giovani non si allontanino più, trovino nel loro territorio il loro futuro di lavoro. Economia, produttività, connessione con il resto del Paese: temi fondamentali”. E si sofferma a parlare di un popolo, quello irpino, segnato dagli eventi sismici di trentasei anni fa, ma che ha aperto la strada per un modo diverso di affrontare le calamità naturali:oggi, infatti, nel recente terremoto del centro Italia”eravamo lì dopo mezz’ora”. De Vincenti, inoltre,chiarisce come “non è più tempo di finanziamenti a pioggia, nessuna rassegnazione alle crisi ma riapriamo prospettive sul futuro. Come per lo stabilimento di Flumeri, il contratto di sviluppo finalizzato a sostenere il piano industriale. Dobbiamo fare una cosa analoga”.
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