Niente più di un mero allenamento.
Quello visto ieri sera in Serbia è sembrata una vera e propria partita amichevole per gli uomini della Sidigas. Il divario tecnico rispetto agli avversari era enorme per pensare quanto meno di vedere una normale partita di basket. Già il campo da gioco la diceva tutta. Poco più di una palestra come quelle che si vedono in Italia nelle scuole di secondo grado. La squadra avversaria, il Mega Leks, da tutti data come rivelazione del campionato serbo, è sembrata una compagine di terza serie italiana. I giocatori di casa non hanno mai impensierito gli atleti di Sacripanti, sbagliando tiri dalla distanza praticamente senza alcuna marcatura. Per la Sidigas è stata come una partita di precampionato. Gli atleti irpini hanno dominato la gara dal primo minuto, giocando come fa il gatto con il topo. Forse per rendere più interessante la serata di tanto in tanto facevano avvicinare nel punteggio i padroni di casa, per poi piazzare subito la stoccata accelerando le manovre di gioco. Al cospetto di un’avversaria di tali caratteristiche i dati statistici degli atleti di Sacripanti dicono poco o niente. I tanti canestri da tre realizzati da Ragland e compagni erano il frutto di marcature inesistenti dei serbi. È bastato far ruotare un poco più velocemente la palla per smarcare sempre uno dei micidiali tiratori della Scandone di quest’anno. Per una competizione europea ci saremo aspettati di meglio. Se la FIBA ha pensato di ritagliare un torneo Europeo con squadre di tale levatura non ha fatto altro che danneggiare l’immagine del basket. In questo contesto le squadre costruite per competere nel campionato italiano, come la Sidigas di quest’anno, non potranno che giocare dei meri scrimmage di allenamento contro tali avversari. In un torneo così concepito le squadre italiane non potranno far altro che primeggiare.